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Bombardamenti a Zaporizhzhia 12 morti. L’ufficio del Procuratore Generale di Kiev: “Da inizio guerra uccisi 421 bambini”

Le parole di Joe Biden su un possibile ‘Armageddon nucleare’ riflettono l’elevata posta in gioco” in una situazione in cui il leader di una “moderna potenza nucleare ha usato un’irresponsabile retorica diverse volte nelle ultime settimane” tuttavia “non ci sono indicazioni sul fatto che Putin abbia deciso di usare il nucleare nel conflitto in Ucraina”. Ad affermarlo è il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby (in foto), in un’intervista a Abc. "Le minacce di Vladimir Putin non hanno cambiato la postura nucleare degli Stati Uniti - ha detto -. I commenti del presidente “non erano basati su nuove informazioni di intelligence o su indicazioni sul fatto che Putin abbia deciso di usare armi nucleari - ha osservato Kirby -. Non abbiamo alcuna indicazione che abbia assunto tale decisione. E non abbiamo visto nulla che ci abbia fatto riconsiderare la nostra postura nucleare strategica per difendere i nostri interessi di sicurezza nazionale e quelli dei nostri alleati o partner”. Le parole di Kirby, aggiunte a quelle del Pentagono della settimana scorsa, contribuiscono a gettare l’acqua sul fuoco alimentato da Biden che aveva allertato il pianeta rispetto alle volontà - secondo lui - del capo del Cremlino. Da Mosca nel frattempo si continua ad accusare gli USA di aiutare “Kiev a reclutare mercenari stranieri” e fornire “indicazioni su come condurre le ostilità, il che rende Washington una parte del conflitto in Ucraina”, come ha detto in un'intervista alla Tass il direttore del secondo dipartimento dei Paesi della Csi del Ministero degli Esteri russo, Aleksey Polischuk. "Washington continua a consegnare armi pesanti al regime di Kiev, a fornirgli dati di intelligence provenienti da numerosi satelliti militari e commerciali, ad aiutarlo a reclutare mercenari stranieri e fornire indicazioni su come condurre le operazioni militari. Tutto questo lo trasforma in un partecipante nel conflitto. Anche molti esperti occidentali ritengono che gli Stati Uniti stiano conducendo una 'guerra per procura' con la Russia in Ucraina", ha aggiunto.





Bombardamenti e morti civili
Questa notte le truppe russe hanno bombardato Marganets e Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk utilizzando "artiglieria pesante". Lo scrive sul suo canale Telegram il capo di Dnipropetrovsk OVA Valentin Reznichenko. "A Nikopol sono state danneggiate diverse case private, un parcheggio, una farmacia, diversi negozi, un laboratorio di pittura e un'azienda agricola. Tre auto sono state bruciate, nove sono state colpite da bombardamenti. Linea elettrica interrotta. Diverse case private, una centrale solare, imprese industriali e alimentari sono state danneggiate nella comunità di Marganets. Altri quartieri non sono stati bombardati durante la notte", ha spiegato assicurando che la situazione "per il momento è calma”. Bombardamenti con missili russi anche a Zaporizhzhia dove 12 missili sono piovuti sulla città. "Il nemico ha usato aerei tattici per eseguire un attacco missilistico sul centro amministrativo della regione (la città di Zaporizhzhia, ndr). I rapporti preliminari indicano che gli aerei hanno lanciato 12 missili su Zaporizhzhia. La maggior parte dei missili ha colpito condomini residenziali e case private in uno dei quartieri di Zaporizhzhia. Un condominio di nove piani è stato parzialmente distrutto. Cinque abitazioni private sono state distrutte. Le infrastrutture sono state colpite”. In totale sono 13 i morti e 60 feriti, ha riferito la polizia regionale su Facebook, precisando che "tra i feriti e i morti ci sono bambini". Sempre secondo la polizia, sono stati sparati nove missili S-300 e X-22 contro i quartieri residenziali della città nel sud dell'Ucraina. Decine di case private, due condomini e altre infrastrutture civili sono state colpite.
Questa mattina, invece, un attacco aereo russo ha colpito un convoglio civile nei pressi di Daryivka, nella regione di Kherson, uccidendo cinque persone e ferendone altre cinque, come ha riferito alla televisione pubblica ucraina Andriy Kovany, portavoce della polizia di Kherson.
In totale almeno 421 bambini sono stati uccisi dalle forze russe in Ucraina dall'inizio dell'invasione il 24febbraio scorso: lo ha reso noto su Telegram l'ufficio del Procuratore Generale di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform. I bambini feriti sono almeno 798.

Foto © Chairman of the Joint Chiefs of Staff

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