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Israele sarebbe pronta a sabotare l’operazione, mentre le parti europee ed internazionali sono sempre più positive riguardo al risultato delle trattative

E’ sempre più vicino il tanto atteso accordo sul nucleare iraniano. Recenti affermazioni alla radio francese RFI, da parte del direttore generale dell’agenzia internazionale AIEA per l’energia atomica, Rafael Grossi, danno un segnale molto chiaro sui progressi realizzati nell’ambito delle trattative in corso; il direttore ha affermato che le condizioni poste sul tavolo delle trattative hanno portato tutte le parti coinvolte ad avvicinarsi ad un completamento positivo del processo, aggiungendo che la buon riuscita delle trattative assicurerà ad AIEA tutti gli strumenti necessari per effettuare verifiche sul programma nucleare iraniano, che è molto ambizioso e dalla grande portata. Sempre secondo il direttore, la riuscita delle trattative è una questione di mera volontà politica delle parti coinvolte.

Il leader francese Emanuel Macron ha parlato dell’accordo durante una conferenza al cimitero di sant’Eugenio ad Algeri, affermando che “la palla è nella metà del campo di Teheran” e che un accordo sul piano d’azione globale congiunto sarebbe “utile” ma non “risolverebbe tutto”.

In Iran la conferma dei progressi delle trattative arriva dal ministro degli esteri iraniano, Hossein Amirabdollahia, che da una conferenza stampa a Zanzibar afferma “nel nuovo governo abbiamo compiuto sforzi per revocare le sanzioni contro l’Iran e siamo giunti alle fasi finali di questo impegno. Se gli stati uniti sono realistici penso che tutto possa essere risolto”, aggiungendo che la questione, dovesse essere risolta, non passerà dal parlamento iraniano, per via del fatto che un documento relativo alla vicenda non solo sia già esistente ma che sia già stato approvato nel 2015; Sempre secondo il funzionario iraniano, la maggior parte dei parlamentari iraniani sono a conoscenza dei documenti del 2015, e che tra di loro non ci siano altro che “piccole divergenze” relative alle garanzie offerte all’Iran sulla tenuta dell’accordo.

Israele risponde alla minaccia iraniana
Tel Aviv però non è d’accordo. “L’accordo sul nucleare è basato su menzogne, perché l’Iran non limiterà l’uso del nucleare per scopi civili, bensì utilizzerà il materiale nucleare ed i fondi esteri per realizzare armi nucleari e finanziare ulteriormente gruppi terroristici come Hezbollah”, questo è quanto riporta David Barnea, direttore del Mossad, sugli organi di stampa, affermando anche che Israele ha già messo in moto un sistema di risposta, anche militare ad eventuali azioni ostili dell’Iran, e che sono stati già presi provvedimenti per azioni segrete di sabotaggio al nucleare iraniano. Il direttore ha inoltre espresso come una il completamento dell’accordo è ormai inevitabile dato le esigenze collimanti di Stati uniti ed Iran.

Foto: it.depositphotos.com

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