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Violenza criminale imperante in una importante città della provincia di Santa Fe

Morte, sangue, estorsioni, intimidazioni e violenza smisurata per strada da parte delle organizzazioni criminali che controllano lo spaccio ed il contrabbando di armi a Rosario, flagelli che dissanguano la cittadinanza. Una terra dell'orrore. Le cifre parlano da sole: 137 omicidi avvenuti nel solo 2022, registrati fino alla fine dello scorso giugno. Due persone colpite da arma da fuoco al giorno, siamo il regno della violenza nel suo massimo splendore. E non esiste solo la violenza esercitata contro il cittadino rosarino comune ma anche quella contro le istituzioni che rappresentano questo popolo: sparatorie contro il Centro Penale di Giustizia, contro la Sede degli Affari Penitenziari, il Club Echesortu, la Scuola N° 1194 Santa Isabel de Hungría, Commissariati, il Sindacato dei Lavoratori del Commercio, il Consiglio Municipale, il Ministero Pubblico. Una lunga e deplorevole lista che non sembra finire nel breve termine. Storie e fatti di dolore.

Una di queste tragiche storie è accaduta nella mattinata di ieri, quando hanno sparato alla testa ad un giovane di soli 22 anni, nella zona nord di Rosario. Il corpo è stato trovato in via Camino de los Granaderos all'altezza del civico 2300, dove è stata trovata anche una pistola.

Un altro caso è successo giovedì scorso nel quartiere La Tablada, quando hanno tolto la vita ad una giovane oriunda di Rafaela. Elvira Toledo, alias “La Colo”, è stata uccisa a bruciapelo a Garibaldi, all'altezza del civico 200. Secondo la Procura a carico del magistrato Gastón Ávila, la giovane era già stata vittima di un tentativo di omicidio l'anno scorso a Rafaela, agguato realizzato nell’ambito dello spaccio. Questo perché in quella occasione a casa della giovane vittima è stata trovata della marijuana ed una bilancia di precisione,  così hanno comunicato fonti di polizia.

Più di una settimana fa all'Ospedale Centenario una addetta alla sicurezza ha subito un agguato da arma da fuoco che l'ha lasciata ferita ad una spalla.  Un dato è certo, due malviventi hanno agito contro la vigilante, puntandole all'inizio la pistola alla testa e non si sa di certo se le hanno sparato contro, in ogni caso è rimasta ferita.

In questo oscuro contesto Santafecino le bande gestiscono il narcotraffico locale, come la banda di Esteban Alvarado e Los Monos; oggi entrambe le fazioni continuano ad impartire ordini dal carcere. Come direbbe un redattore di questo giornale “chi controlla il carcere controlla la strada”. E come non bastasse Matías Edery - procuratore che segue I delitti della criminalità organizzata di Rosario - conferma  anche la presenza del PCC, Primo Comando Capitale nella provincia.

Questo ci dimostra che oltre alla lotta costante e sanguinosa delle bande criminali rosarine che massacrano la vita della società con il piombo si aggiunge il PCC. Secondo alcune stime muovono 500 milioni di dollari al mese. Il narcotraffico è un affare che esiste da più di 70 anni grazie alla indifferenza dei poteri dello Stato, e l'unica soluzione è la protesta costante e sempre più forte del popolo.

Sulla base di questa premessa invitiamo tutti alla  “Chiamata” Contro La Mafia - Arte e Militanza per una Rosario senza narcopolitica - evento organizzato dal Movimento Culturale Internazionale Our Voice. L'appuntamento è fissato per venerdì 15 luglio in Piazza Pringles.

Appoggiamo e onoriamo i movimenti sociali, i procuratori e i giudici che combattono il narcotraffico e la mafia. L'unica via d'uscita a questo flagello globale è una risposta forte e decisa da parte della cittadinanza.

Foto di copertina: Juan Colarussa/Our Voice

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