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La giustizia argentina ha condannato ieri all'ergastolo dieci ex militari e poliziotti per reati commessi durante la dittatura militare che provocarono un gran numero di vittime tra il 1976 e il 1983. Lo riferisce l'agenzia di stampa France Presse. Gli ex militari sono stati riconosciuti colpevoli di omicidi, rapimenti, torture e stupri. Questi reati sono stati commessi principalmente presso la famigerata caserma militare di Campo de Mayo. Le vittime accertate furono 350, tra le quali 14 donne incinte e anche operai della multinazionale tedesca Mercedes-Benz.
I bambini nati dalle donne incinte furono sottratti alle madri dopo il parto. Le donne furono uccise o desaparecidas. L'associazione delle Nonne di Plaza de Mayo ha calcolato 400 bambini nati in cattività e rubati alle madri. Di questi, 130 hanno ritrovato la loro identità d'origine. Il processo, iniziato nel 2019, si è tenuto per lo più a distanza a causa della pandemia. All'inizio aveva alla sbarra 22 accusati, ma due imputati sono morti mentre uno è stato escluso per incapacità. 
La gran parte erano già detenuti per crimini contro l'umanità. Il più alto in grado tra gli imputati è l'ex generale Santiago Riveros, 98 anni, condannato all'ergastolo. Riveros era già stato condannato alla stessa pena per i cosiddetti "voli della morte", cioè i lanci dall'aereo in mare di oppositori e giovani mai più ritrovati.
Gli aerei partivano proprio da Campo de Mayo. I processi sono ripresi dopo il 2006, quando sono state annullate le leggi d'amnistia. Sono state già emesse 278 sentenze per crimini contro l'umanità, con 1.070 persone condannate, molte delle quali all'ergastolo.

Foto: it.depositphotos.com

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