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In una provincia argentina si continua a colpire ancora brutalmente comunità originarie

La denutrizione infantile è una delle problematiche che più colpisce le comunità originarie. La salute è appesa a un filo, connesso ai criteri di salute-malattia del Governo. E ancora peggio è quando si intende collegare la salute all'economia.
Griselda, una bambina della comunità Wichí, è morta per denutrizione a Salta. È accaduto domenica 5 giugno, nella giurisdizione del comune di Embarcación. Aveva compiuto 2 anni l’8 maggio.
“Il medico legale ha constatato che è stata una morte improvvisa”, ha dichiarato il direttore dell'Ospedale “San Roque” de Embarcación, Facundo Orozco, ai microfoni del quotidiano Salta/12. Aggiungendo che “la bimba era sotto peso”.
La particolarità del caso è che è emerso che era stata sospesa la distribuzione del latte nei centri comunitari a seguito dell’ingresso di un ulteriore bonus di denaro che si aggiunge all'Assegno Universale per Figlio (AUH).
La direttrice dell'Ospedale di Orán, Gladys Laime, ha confermato che il latte non veniva più distribuito per decisione del governo nazionale.
La legge 27.611 per l’Attenzione e la Tutela della Salute durante la Gravidanza e la Prima Infanzia “garantisce la fornitura pubblica gratuita di forniture fondamentali per donne in stato di gravidanza e per i bambini e le bambine fino ai tre anni che non hanno copertura da parte delle opere sociali e dalle aziende farmaceutiche di medicina prepagata”.
L'aumento dell'AUH non ha nulla a che vedere con la sospensione della consegna gratuita di un alimento fondamentale per il corretto sviluppo di un bambino. Dalla Sanità hanno giustificato la decisione di non distribuire più latte perché “ci sono diverse esperienze sanitarie di programmi di trasferimento di denaro che incoraggiano la corresponsabilità delle famiglie beneficiarie, generando l’autodeterminazione e l’autonomia, aumentando a loro volta le possibilità dei beneficiari di scegliere gli alimenti da consumare”.
Il bonus per il supplemento latte, passa da $800 a $920 mensili. Circa $120 è l'aumento ritenuto necessario per sostituire la distribuzione di latte gratuito. Come ha constatato il media Salta/12, nella zona un latte in polvere da 800 grammi ha un costo che oscilla tra i 1500 e i 1800 pesos, a secondo della zona. È stato calcolato che ogni bambino o bambina consuma come minimo due pacchetti di questo latte al mese. In altre parole, il governo copre con $920 al mese quello che a una famiglia viene a costare $3000.     
“Qui, non importa se il bambino è sotto peso o meno, ti davano il latte solo fino al primo anno di età”, ha denunciato al quotidiano Salta/12 una mamma della zona che ha informato della morte della bambina Wichi.
Nei dipartimenti San Martin, Orán e Rivadavia è stata dichiarata nel 2020 un'emergenza sanitaria per morti nell’infanzia dovute alla denutrizione. Il Ministero della Salute di Salta ha affermato che sono state fatte opportune petizioni alla Nazione, ma hanno risposto che è già risolto con il denaro aggiunto all'AUH.
Al di là delle contraddizioni tra i governi provinciali ed il nazionale, l’infanzia dei popoli originari è costantemente discriminata ed abbandonata. Gli operatori sanitari della zona non conoscendo la lingua delle comunità, esasperano ancora di più il divario tra i modi di vivere e le culture. A dispetto della considerevole quantità di materiale e studi che rendono conto del gran problema sanitario e di denutrizione tra i popoli originari di Salta, le morti come quella di Griselda, causata da sottopeso, continuano ad essere catalogate come “morte improvvisa” di fronte alla stampa ed all'opinione pubblica.
Griselda è solo uno dei centinaia di minorenni che non hanno avuto accesso ad una buona alimentazione nei primi anni di vita. La denutrizione infantile è in aumento e le soluzioni tardano ad arrivare o, ancora di più, sono insufficienti.
In conclusione, la decisione di compensare con l'aumento di $120 l'AUH, l’acquisto del latte che prima veniva distribuito gratuitamente, è dovuto anche al fatto che si è scoperto che alcune persone vendevano il latte a loro donato per far fronte ad altre necessità. Ma si continua a non focalizzarsi proprio in tutte quelle necessità che le famiglie non riescono a coprire.
Solo decolonizzato il nostro pensiero possiamo capire che il sistema medico egemonico è progettato per favorire le persone con una cultura occidentale e che non collima con le abitudini o modi di vivere delle comunità originarie.

Foto di copertina: salta440.com

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