Il killer, freddato dalla polizia durante gli scontri, era un 18enne. Biden: “Quando ci opporremo alle lobby delle armi?”
Almeno ventuno persone sono state uccise martedì mattina in una sparatoria alla Robb Elementary School, situata nel distretto scolastico di Uvalde City, nello stato del Texas. Di queste ventuno vittime, diciannove erano bambini, tutti studenti della stessa classe, rimasti trucidati sotto i colpi d’arma di pistola e fucile di Salvador Rolando Ramos, diciottenne con origini ispaniche, che su Facebook aveva annunciato: "Sto andando a sparare in una scuola elementare”.
Tra i deceduti ci sono anche due adulti, uno dei quali è stato identificato come la professoressa Eva Mireles.
"Ha sparato e ucciso in maniera terribile e incomprensibile 14 studenti e un insegnante", ha detto il governatore Greg Abbott. Ramos, studente della locale high school, prima di entrare nella scuola elementare, avrebbe sparato anche a sua nonna uccidendola.
"Ha abbandonato il suo veicolo ed è entrato nella scuola elementare con una pistola e a quanto pare anche con un fucile. Ramos è morto. Due agenti sono stati colpiti ma non sono feriti in modo grave", ha detto il governatore. "Il soggetto ha sparato alla nonna prima di entrare nella scuola, non ho elementi per collegare le due situazioni", ha aggiunto.
"Quando i genitori lasciano i loro bambini a scuola, hanno ogni motivo per sapere che potranno prenderli alla fine della giornata. Ci sono famiglie ora travolte dal dolore. Lo stato del Texas soffre con loro, questi genitori non potranno riprendere i loro bambini", ha detto ancora Abbott.
La sparatoria è avvenuta alle 11:30 ora locale, quando Ramos si è schiantato con la sua auto fuori dalla scuola e poi è corso contro l'edificio, secondo il portavoce del Dipartimento di pubblica sicurezza del Texas Travis Considine. Due agenti di polizia hanno aperto il fuoco sul tiratore prima dell'arrivo dei rinforzi, ma sono stati colpiti da colpi di arma da fuoco.
Nel frattempo, gli agenti della Border Patrol, inclusi fino a 15 membri di un'unità antiterrorismo e tattica, sono entrati nella scuola. Uno degli agenti della pattuglia di frontiera che lavoravano nelle vicinanze è corso nella scuola senza aspettare rinforzi, ha sparato e ucciso Ramos, che si trovava dietro una barricata, secondo un funzionario delle forze dell'ordine che ha parlato in condizione di anonimato. L'ufficiale è rimasto ferito, ma è stato in grado di uscire dalla scuola da solo.
Uno degli amici di Ramos, che ha parlato con la Cnn in condizione di anonimato, ha detto che giorni prima dell'attacco gli aveva inviato le foto di un'arma da fuoco e una borsa piena di munizioni. Inoltre, ha indicato che altri hanno preso in giro l'assassino per i vestiti che indossava e per la situazione economica della sua famiglia. Per tutto questo, Ramos frequentava a malapena le lezioni a scuola.
Da parte sua, il presidente Joe Biden ha ordinato che la bandiera americana sventoli a mezz'asta alla Casa Bianca e in tutti gli edifici pubblici e governativi del Paese fino al tramonto di questo sabato in memoria delle vittime della sparatoria. L'ordine si applica anche alle ambasciate statunitensi e alle missioni diplomatiche e militari all'estero.
Armi: una strage infinite, stop alla libera vendita
Il massacro scolastico di martedì è il più mortale nella storia del Texas e il secondo per vittime nelle scuole elementari, medie o superiori a livello nazionale, secondo il New York Times. “Un altro massacro”, lo ha definito il presidente Joe Biden. "Quante decine di bambini, che hanno assistito a quello che è accaduto, vedono i loro amici morire come se fossero su un campo di battaglia? Come Paese dobbiamo chiederci: quando, in nome di Dio, ci opporremo alla lobby delle armi?”, si è chiesto Biden facendo appello a leggi più severe sulle armi. Una vera e propria piaga che sta piegando un Paese in cui ufficialmente, da anni, ci sono più armi che persone in circolazione. Dato clamoroso. Di fronte a un fatto come la sparatoria alla Robb Elementary School di Uvalde è da qui che deve partire qualsiasi analisi. Il giovane killer era in evidente stato di squilibrio, espressione di un disagio personale o sociale dove un’arma può diventare strumento di sfogo ai danni di innocenti.
Già nel 2015, in un’analisi del Washington Post basata sui dati riportati dal Congressional Research Service (1998-2009), dal manufacturing and import/export data (2010-2013) e dall’U.S. Census, risultava chiaro come il numero delle armi civili (357 milioni) superasse di netto il numero totale della popolazione americana (317 milioni). In altre parole, già dal 2013 negli Stati Uniti erano presenti più armi da fuoco che persone.
L’aggiornamento dei dati mostra un trend di vendite in aumento, che ha visto un vero e proprio boom negli anni 2020/2021, segnati dalla pandemia e dalle tensioni sociali legate alla corsa alla Casa Bianca, che ha visto l’attuale presidente Joe Biden prevalere su Donald Trump, culminate nell’assalto a Capitol Hill. Oltre al Texas, da sempre lo Stato con una maggiore presenza di armi, nell’ultimo periodo le vendite si sono concentrate nella costa sudorientale (Florida, Georgia, North e South Carolina), in Minnesota e in Maryland.
Da gennaio a marzo 2022, secondo il report dell’osservatorio Nasgw citato da armimagazine.it, il mercato delle armi in America ha sostanzialmente fatturato quanto la media del primo trimestre degli ultimi tre anni; di fatto ci si sta assestando su livelli leggermente maggiori rispetto al biennio segnato da covid-19. Il fatturato del primo trimestre 2022 è sostanzialmente pari alla media triennale (-1,05%) pesantemente condizionata però dall’ultimo biennio: con 780,15 milioni di dollari si cresce rispetto ai numeri del 2019. È del resto evidente la flessione (-20,47%) rispetto al primo trimestre del 2021 che si chiuse con 980,96 milioni incassati. Il mercato quindi ha assorbito il salto di qualità degli ultimi due anni.
Altro dato degno di nota è la crescita decisiva del mercato delle munizioni, che nel primo trimestre 2022 vale 114,92 milioni di dollari, +23,03% sull’anno scorso (93,41 milioni) e addirittura +53,76% sulla media triennale (74,74 milioni). Vuol dire che negli Stati Uniti le armi non solo si acquistano ma si usano anche. E sempre con maggiore frequenza.
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