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Josè Carlos Acevedo è in condizioni critiche dopo essere stato colpito dai sicari

Ancora una volta, un altro membro della famiglia Acevedo è attaccato dalla violenza dei narcos

La violenza contro i funzionari delle istituzioni non si ferma in Paraguay. Questa volta ad essere stato bersagliato è il Sindaco di Pedro Juan Caballero, Josè Carlos Acevedo che dopo l’attentato ora combatte tra la vita e la morte. Il governatore municipale è stato colpito da tre sicari di fronte il Palazzo di Giustizia della stessa città, colpito sul volto e sul torace. Dopo un intervento chirurgico di tre ore nell’Ospedale Vida Viva, si trova ora in condizioni critiche. Acevedo è fratello del governatore di Amambay, Ronaldo Acevedo, che perse sua figlia, Haylee Acevedo, nell’ottobre del 2021 in un attentato all’uscita da una festa, che ora prega per la vita di suo fratello: “Possiamo solo pregare”.
Il Sindaco, al suo quarto mandato, si stava dirigendo al Palazzo di Giustizia dopo aver lasciato il Comune, quando nel pomeriggio dello scorso martedì è stato sorpreso da tre sicari che dopo aver sparato sono fuggiti con una vettura rinvenuta nelle ore successive nella zona di Potrero Ortiz - una zona rurale nella periferia di Pedro Juan Caballero - completamente incendiata.
Dopo un intervento chirurgico di tre ore, i segni vitali sono stati stabilizzati. Si spera che nelle prossime ore sarà trasferito a Asuncion o a San Pablo, assicurano i media locali.
A seguito dell’attentato al Sindaco, il Ministro degli Interni ha assicurato che dispiegherà un forte contingente di agenti di polizia intorno alla citta di Pedro Juan Caballero.
Il governatore di Amambay, Ronald Acevedo, ha incolpato il presidente paraguaiano Mario Abdo Benítez della violenza subita da suo fratello, come anche di quello che sta soffrendo tutto il dipartimento, dove purtroppo gli omicidi sono all’ordine del giorno. “È lui il colpevole di quello che sta succedendo a Pedro Juan Caballero e di quello che è successo a mio fratello” ha affermato visibilmente angustiato. E rivolgendosi direttamente al presidente, ha detto: “Uomo, non hai le palle”.
Inoltre, ha detto che è preferibile che le autorità del Paese non si rechino ad Amambay, riferendosi anche al Ministro degli Interni, Federico Gonzàlez, e al comandante della Polizia Nazionale, Gilberto Fleitas: “Il governo non ha mai garantito la sicurezza di nessuno, a nessun cittadino. E ha ricordato che sua figlia è stata assassinata quando era governatore, e di non aver mai ricevuto aiuti dal governo. “Cosa possiamo aspettarci da questo governo?”, “cosa devono venire a fare?”, ha rimproverato alle autorità.
“Cosa hanno fatto con mia figlia? E ora che mio fratello combatte tra la vita e la morte, faranno qualcosa? Che vada a quel paese questo governo”, ha urlato.
E ha denunciato alla stampa che “la mafia domina questo paese”, “la mafia si sta mangiando questo paese”. “La settimana scorsa è toccato al P.M. Pecci, oggi mio fratello, domani potreste essere voi”, si è lamentato.
Non ha neanche escluso che l’attentato sia stato commissionato dalle stesse persone che uccisero sua figlia.
Pochi giorni dopo l’assassino di Haylee Acevedo, il direttore di Antimafia Dos Mil ha intervistato Ronald Acevedo, fratello del Sindaco, il quale ha ricordato l’attentato subito nel 2010 da un altro suo fratello, Robert Acevedo, allora senatore ed ex governatore di Amambay.
La paura di cui ci parlava sempre era che questa diventasse una Sinaloa, una favela, una città di Juárez”, affermò allora.
Quella paura si sta avverando.

Foto di copertina: ultimahora.com

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