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Giovedì 11 Dicembre, durante la 41ª marcia della resistenza organizzata dalle Madri di Plaza de Mayo, linea fondatrice, abbiamo richiesto pubblicamente la dissoluzione della Commissione Nazionale dell’Energia Atomica (CNEA). Nell’ambito del diritto morale delle Madri di richiedere giustizia, la lotta antinucleare ha trovato il suo spazio accanto alle tante altre cause fondamentali nell'Argentina di oggi.  

Da oltre 40 anni stiamo convivendo per imposizione dello Stato, con reattori nucleari che, insieme alla fame, alla povertà e all'indebitamento, sono parte dell'eredità del terrorismo di Stato. A quel tempo, il generale Castro Madero propose di implementare una decina di reattori e chiudere il ciclo dell'uranio. Mentre un'ala dell’esercito lo faceva a fini energetici, un'altra cercava di arrivare alla bomba. Questa presunta ingenuità di lanciare il piano nucleare in un contesto di genocidio, non è solo un'irresponsabilità ma anche un crimine che non si esime negando quello che stava succedendo.

Occorre ricordare che, grazie a questo, il Brasile in risposta ha accelerato lo sviluppo del proprio piano nucleare per la produzione di armi. Una politica di Stato sul piano nucleare energetico che arriva oggi per mano di Bolsonaro. Tra i suoi obiettivi, c’era quello di sviluppare un sottomarino nucleare, che richiede una tecnologia intermedia di arricchimento dell’uranio per l'uso di armi. Eduardo Bolsonaro, deputato titolare della commissione per gli Affari Esteri, disse a maggio del 2019: "Le armi nucleari sono quelle che garantiscono la pace". Vale la pena ricordare anche che, nessuno ci può garantire che l’Argentina non si trovi un giorno con un governo di fanatici. Anche questa è parte della responsabilità che spetta alla società civile. 

Alcuni precedenti del danno provocato dall’azione unilaterale della CNEA in nome dello Stato: 

1966) La CNEA vende clandestinamente 100 tonnellate di ossido di uranio per il piano nucleare dello Stato di Israele che, sotto la maschera del reattore di Dimona, ha costruito, si stima, 200 testate nucleari, non ancora dichiarate. 

1994) Dopo l'attentato all'Amia nel ‘94 (Associazione Mutualità Israelita Argentina), il secondo nel paese dopo quello all'ambasciata di Israele (‘92), la CNEA cancellò i due accordi che riguardavano il programma nucleare dell'Iran. A fine anni ’80 e nella prima metà degli anni ’90, la CNEA trasferì la tecnologia nucleare in quel paese, nel mezzo del traffico clandestino di armi in Medio Oriente. L’Iran, che è un paese con una delle più importanti riserve di petrolio e gas del pianeta, non ha mai avuto bisogno di energia, e oggi il suo piano nucleare si è apertamente trasformato in un piano di arricchimento dell’uranio per le armi.

2007) La CNEA consegna al dipartimento di Stato degli USA, l’intero stock di combustibile esaurito, proveniente dal reattore a fusione (uranio e plutonio per la fabbricazione di testate nucleari).

2021) L’Argentina si rifiuta di firmare il trattato di non proliferazione di armi nucleari poiché la CNEA mantiene l'accordo con la Cina per la realizzazione di un reattore ad uranio arricchito; sottoprodotto della carriera agli armamenti che spinge la Cina a voler possedere lo stesso numero di testate nucleari degli Usa. 

Ma attualmente la CNEA, ente statale, continua ad imporre una politica di saccheggio e cessione di territorio attraverso l’estensione del piano nucleare Argentino.

- Miniera di Uranio:  

La CNEA ha cercato 80 mila tonnellate di uranio in tutta l'Argentina da consegnare alle società minerarie. Il settore minerario di uranio è quello più pericoloso in assoluto. Siamo solidali con tutte le assemblee in lotta all'interno del paese, in tutte le province minacciate: Rio Negro, Chubut, Mendoza, Cordoba, Catamarca, La Rioja e Salta.  

Denunciamo inoltre la cancellazione del PRAMU, il fondo assegnato dallo Stato per il recupero di 7 miniere di uranio abbandonate dalla CNEA. 

- Contaminazione di Embalse (Cordoba): 

È dimostrato che perfino l'acqua corrente è inquinata; ci sono tracce di Trizio radioattivo al di sopra degli standard tollerati dalla normativa USA e UE. Inoltre è stato trovato Co 60 sul fondo del lago causato dalla fissione del reattore. Ricordiamo che qualunque dose di radioattività può provocare malattie. 

- Acquifero Puelche: 

La CNEA ha inquinato la falda acquifera di Puelche. Nel bel mezzo di una crisi idrica globale, la seconda falda acquifera d’acqua dolce più importante che abbiamo dopo il Guaranì, è risultata radioattiva a seguito della filtrazione di materiale di scarto nucleare del centro atomico di Ezeiza, attraverso le falde acquifere. Da sottolineare l'importanza di questa falda acquifera nell'industria delle bevande poiché la maggior parte delle aziende di imbottigliamento utilizza quest’acqua. L'indagine condotta dalla Procura è stata sospesa.

- Estensione illegale della vita utile dei reattori di Embalse e Atucha1: 

Questi reattori sono totalmente fuori dagli standard del mercato (le imprese costruttrici non esistono più). Con design degli anni ‘60 e realizzati negli anni ’70 sono ancora in funzione nonostante il rischio e la scarsa capacità di generare energia. Dovevano essere stati chiusi più di un decennio fa, ma la loro vita utile è stata prolungata a causa dell’enorme costo di smantellamento e trattamento dei rifiuti. Le denunce dovute alla mancanza di studi dell’impatto e al plebiscito popolare previsto dalla legge per autorizzarlo, sono state redatte dall’ormai defunto giudice Bonadio. 

- Accumulo di scorie radioattive: 

La CNEA promuove il perseguimento della realizzazione di nuovi reattori nucleari nonostante non dichiari mai cosa pensi di fare con i rifiuti radioattivi (senza soluzione), che continuano ad accumularsi pericolosamente sulle rive del Paraná e nel lago Embalse. Qualsiasi sia la località scelta come destinazione del combustibile utilizzato, gli effetti ricadranno su quell'ecosistema per intere generazioni. In nessun luogo del mondo è stato risolto il problema dei rifiuti. L'Australia sta portando avanti un progetto per importare 138.000 tonnellate di rifiuti radioattivi dagli USA e dall’Europa. Ricordiamo che in Argentina, a Gastre, negli anni ’80, cercarono di fare lo stesso. Con il nuovo ciclo di espansione dell'industria cinese, nell’ambito di un accordo nucleare, ci troveremo di nuovo candidati per diventare il bidone della spazzatura del colosso asiatico. 

- Reattore Hualong One a Zàrate: 

In mezzo ad una crisi senza precedenti, climatica ed economica, la CNEA decide, alle spalle del popolo, l'acquisto di questo reattore. Prima cercarono di istallarlo a Rio Negro, ma la mobilitazione di tutta la Patagonia riuscì a ostacolarlo. Da allora arrivò a Zárate, nel silenzio complice dei grandi mezzi di comunicazione, della politica e di molte organizzazioni sociali.  

Al tal proposito ricordiamo: 

- È la tecnologia più costosa. Con il debito pubblico che ci siamo assunti per aver portato il Hualong One, potremmo produrre l'equivalente di 3 o 4 volte più energia con tecnologie pulite e rinnovabili. 

- È un sottoprodotto della corsa agli armamenti della Cina (stiamo finanziando testate nucleari) 

- Nessuno sa cosa succederà con la spazzatura di quel reattore che resterà operativo per oltre 50 anni, o quale sarà, in futuro, il nostro rapporto di perdita di sovranità e di dipendenza con la Cina.

Di fronte al cambiamento climatico denunciamo la CNEA per la promozione suicida della tecnologia nucleare. Solo negli USA oltre 50 reattori si trovano in zone a rischio inondazioni e mareggiate cicloniche. In Giappone rimangono 14 reattori nella zona a rischio sismico più importante del mondo. In Francia nel 2009, 20GW di energia nucleare (oltre 20 volte quella di Atucha), sono fuoriusciti dalla rete a causa del caldo estremo e della siccità. In Argentina, dopo l’abbassamento del fiume Paraná, la CNEA ha modificato recentemente i manuali operativi per potere continuare a funzionare. 

Per combattere il cambiamento climatico si richiede coraggio e non subordinazione al potere. Dobbiamo esigere agli imperi di riformulare le esorbitanti matrici di produzione e consumo, principale causa del disordine nel pianeta. Il costo del tenore di vita del primo mondo, non sarà pagato dalle popolazioni periferiche che preservano l'ecosistema. 

Coloro che sostengono i progetti nucleari, come quelli promossi dalla CNEA, saranno i primi responsabili delle prossime catastrofi nucleari. Nel contesto del cambiamento climatico chiediamo di concentrare tutti i vostri sforzi con urgenza per chiudere centinaia di reattori nel mondo che possono causare incidenti contemporaneamente.  

NON CI RIUSCIRANNO! 

NO AL HUALONG ONE! 

FUORI ATUCHA! 

NO ALLA MINIERA DI URANIO! 

L'ACCORDO CON LA CINA RIGUARDA IL NUCLEARE! 

BASTA SILENZIO SUI REATTORI NUCLEARI! 

L'AMBIENTALISMO È ANTINUCLEARE O È UNA FARSA! 

SONO 30.000 

NÉ OBLIO NÉ PERDONO NÉ RICONCILIAZIONE 

GRAZIE MADRI! 

HASTA LA VICTORIA SIEMPRE!

(Ringraziamenti: La retaguardia / La colectiva / Canal Abierto / La tribu / Radio Sur)

* Movimento Antinucleare Zárate

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