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Un tribunale federale degli Stati Uniti ha notificato ai produttori e distributori di armi statunitensi la causa intentata all'inizio di questo mese dal governo messicano.
L'accusa avanzata dallo stato del Messico ai produttori di armi statunitensi è di avere delle politiche commerciali negligenti e illegali che hanno causato un grande spargimento di sangue in Messico. L'inizio del processo è stato considerato dal ministro degli Esteri messicano Marcelo Ebrard come "un primo grande passo". Tra gli imputati ci sono alcuni dei più grandi produttori di armi, come la Beretta USA Corp, Colt's Manufacturing, Glock Inc., Smith & Wesson Brands, Sturm Ruger & Co, Witmer Public Safety Group e Barret Firearms Manufacturing. L'azione giudiziaria, secondo i portavoce del governo messicano ha l'obiettivo di "porre fine agli ingenti danni che gli imputati causano facilitando attivamente il traffico illegale delle loro armi ai cartelli della droga e ad altri criminali in Messico".

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