E in Russia è stato testato il sistema di difesa aerea S-400
Esercitazioni navali co organizzate da Ucraina e Stati Uniti sono iniziate, da ieri, nel Mar Nero. Le manovre iniziano pochi giorni dopo l'incidente in cui sono state coinvolte, al largo delle coste della Crimea, un cacciatorpediniere britannico e unità russe, incidente che ha evidenziato ancora una volta come la regione sia oramai diventato il punto nevralgico in cui si concentrano le tensioni fra la Russia e l'Occidente. L'ambasciata russa a Washington ha chiesto agli Usa e ai suoi alleati di evitare esercitazioni nella regione, dato che "aumentano il rischio di incidenti non intenzionali". Al contrario, il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba ha denunciato "le politiche aggressive e provocatorie" della Russia nel Mar Nero e nel Mare di Azov, "una minaccia costante all'Ucraina e ai suoi alleati". Per questo, ha aggiunto, è necessaria una maggior cooperazione fra Paesi Nato e Ucraina nel Mar Nero. "Sea Breeze", che ha preso il via a Odessa, durerà quasi due settimane e vi parteciperanno 32 Paesi, con l'impiego di 5mila militari, 32 navi, 40 aerei e 18 unità delle forze speciali. Le esercitazioni sono un appuntamento fisso dal 1997 ma quest'anno vi prendono parte un numero record di Paesi (Nato e che si affacciano sul Mar Nero).
Ad aumentare il clima di tensione la Flotta russa del Mar Nero ha effettuato, in Crimea, un test di verifica del sistema di difesa aerea, nel corso della quale i caccia Su-30SM, Su-27, i bombardieri Su-24 e gli elicotteri Mi-8 e Ka-27 hanno agito come bersagli per gli S-400 e i Pantsir. Nel corso della verifiche, i velivoli hanno svolto il proprio compito di bersaglio sia alla massima distanza dalle zone di rilevamento delle stazioni radar, sia ad altitudini ultra basse, utilizzando il terreno come copertura.