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L'ex sindaco di Paraná, Argentina, ed ex dirigente macrista Sergio Varisco, è deceduto questo giovedì di polmonite, dopo due settimane di ricovero in ospedale. Il politico, referente del partito “Cambiemos”, stava scontando una condanna ai domiciliari per partecipazione nel traffico di stupefacenti aggravato, con una sentenza di sei anni e mezzo di prigione, ed il pagamento di 200 mila pesos di multa.
La condanna di Varisco, dopo un lungo processo, dimostrò la connivenza tra narcotraffico e politica. Subirono la stessa condanna Pablo Hernández e Griselda Bordeira, ex consigliere di Cambiemos e ufficiale della Sicurezza, rispettivamente. Condannato anche Daniel "Tavi" Celis, a 13 anni di prigione ed una multa di 300 mila pesos.
Varisco denunciò anche l’ex ministro della Sicurezza, Patrizia Bullrich, indagata dal Tribunale Federale di Paraná.
I reati contestati sono da imputare ad un'organizzazione criminale inserita nella politica e che sostenne con somme di denaro la campagna elettorale che portò alla vittoria Mauricio Macri come presidente della Nazione nella seconda tornata elettorale, sostegno ricevuto anche da Varisco nella sua candidatura a sindaco. Questa informazione fu resa pubblica grazie ad un altro condannato per narcotraffico, Cristian Javier Silva, un ex funzionario municipale, il quale segnalò Celis come il finanziatore delle campagne.
Secondo Silva, Daniel Celis si sarebbe servito di lui per la gestione della riscossione dell'Unità Municipale 2, che si trasformò in centro criminale. Inoltre, sempre a detta di Silva, il rapporto tra Celis e Varisco per accedere al potere avrebbe sancito l’inizio di ciò che sarebbe diventata un'organizzazione criminale.
Nel tentativo di ripulire la sua immagine, Varisco cercò di attirare l'attenzione pubblica contro Gustavo Hornos e Mariano Borinsky, funzionari di Cassazione, ai quali accusò di avere "stretti vincoli" con l'ex presidente Mauricio Macri. Entrambi ratificarono la condanna che pesava su Varisco.
Nel tentativo di allontanare da lui la condanna che incombeva su di lui, manifestò essere vittima di una persecuzione. "Senza dubbio credo di essere stato vittima di lawfare e spionaggio di basso livello", ebbe a dichiarare aggiungendo nella sua denuncia, presentata da sua figlia Lucía Varisco, che era stato oggetto di "una scarna campagna mediatica" contro di lui.
La partecipazione di Sergio Varisco in politica iniziò nel 1999 quando vinse le elezioni municipali, proclamandosi sindaco di Paraná in Argentina. Successivamente divenne deputato nazionale, nel periodo dal 2005 al 2009.

Foto di copertina: www.eldiaonline.com

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