Nel pomeriggio, sulla rambla di Montevideo, ha avuto luogo una manifestazione di solidarietà verso il popolo palestinese, sfociato anche in un atto di solidarietà verso la lotta del popolo colombiano.
Il popolo palestinese sta soffrendo in queste ore un terribile attacco da parte dello Stato di Israele, che sta lasciando un bilancio di decine di morti e centinaia di feriti. Il quotidiano La Izquierda Diario Uruguay era presente e vuole condividere con i lettori le immagini raccolte durante la manifestazione.
Nella stessa manifestazione, rispondendo ad un appello di SOS Colombia, è stata espressa solidarietà anche verso il popolo colombiano, a sua volta vittima di una brutale repressione da parte del governo di Iván Duque.
Il movimento Our Voice ha organizzato l’evento e il suo presidente, Giorgio Bongiovanni, si è così espresso ai microfoni di La Izquierda Diario: "L'idea di organizzare un evento in solidarietà del popolo palestinese è emersa perché ci sentiamo in obbligo di denunciare la verità. La verità viene manipolata da tutti i mezzi di comunicazione del mondo. È una menzogna che Israele si stia difendendo da un attacco, è Israele che sta schiacciando un paese intero, è un genocidio (…) È ipocrisia, perché il governo di destra di Netanyahu, il quale è sotto processo per corruzione, approfitta di questa situazione di guerra per mantenere il potere ed evitare il processo nel suo stesso paese.
Quindi tutti i popoli democratici, dei paesi democratici, come apparentemente sembra essere l’Uruguay, così come l’Italia, non lo sono in realtà. Perché non difendono la solidarietà umana, né i diritti di un popolo che è riconosciuto in tutto il pianeta, ma a cui viene negata l’indipendenza, al contrario Israele continua ad ammazzarli (…) Pensiamo che la risposta alla convocazione sia stata positiva, perché i mezzi di comunicazione non diffondono questi eventi di proposito; è stata positiva perché c’è stata una manifestazione a favore del popolo palestinese, ma anche del popolo colombiano e si sono unite persone. Credo che ci fossero circa 200 persone e per noi è sufficiente, è un inizio. Facendo una protesta pacifica in difesa dei diritti umani".
L'evento si è svolto in modo pacifico fino all’intervento delle forze di polizia, che hanno esortato a sciogliere l’assembramento per ragioni sanitarie, nonostante fosse all'aperto e le misure di distanziamento sociale fossero rispettate. L’Organizzazione ha comunque deciso di dare per conclusa la manifestazione.
Nonostante l’interruzione a seguito dell’intervento della polizia, la manifestazione di solidarietà verso i due popoli colpiti dalla repressione e dalla violenza dello Stato, ha visto l’adesione di numerose persone e questo rappresenta un punto di partenza per sostenere una lotta per la solidarietà internazionale verso i popoli oppressi.
Fonte: laizquierdadiario.com.uy
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