“Avrò un colloquio (con lui), incontrerò il presidente Putin”. Ad affermarlo è il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, confermando di volersi confrontare vis a vis con il suo omologo russo.
Rispondendo ai giornalisti a proposito dell’attacco informatico che ha colpito l’impianto della società di raffinazione del petrolio Colonial Pipeline di Pelham, in Alabama, il Presidente Usa ha poi aggiunto: “Finora non ci sono prove dai nostri servizi di intelligence che la Russia sia coinvolta, sebbene ci siano indizi che il software maligno (da cui è partito l’attacco) sia in Russia”. Biden non ha precisato quando e dove incontrerà Putin, anche se in precedenza aveva detto di sperare in un faccia a faccia in Europa a giugno.
Nel frattempo il Federal bureau of investigation (Fbi) degli Stati Uniti ha spiegato che dietro all'attacco informatico vi sarebbe un gruppo di hacker professionisti che si fa chiamare DarkSide. Del resto era stata la stessa DarkSide a rivendicare l’azione ieri mattina. “Il nostro obiettivo è fare soldi, non creare problemi alle aziende”, avevano spiegato gli autori dell’attacco. L’analista Amy Myers Jaffe ha affermato a “Politico” che quello di venerdì 7 maggio è stato “l’attacco più significativo ed efficace mai portato alle infrastrutture energetiche degli Stati Uniti”. Nel frattempo, l’oleodotto è rimasto chiuso per il quarto giorno consecutivo, provocando un aumento del 4,2 per cento del prezzo dei carburanti.
Foto © Imagoeconomica
Biden conferma: ''Sono pronto a incontrare Putin''
- Dettagli
- AMDuemila