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I familiari denunciano la non imparzialità dell’avvocatura dello Stato e chiederanno l’annullamento degli atti processuali

La famiglia Maldonado richiederà alla Giustizia argentina che sia annullato ogni atto processuale per la morte di Santiago Maldonado. Il processo giudiziale è stato contrassegnato dalla mancanza di obiettività e di garanzia nei confronti dell’accusa, la famiglia di Maldonado, che ad oggi non ha ancora avuto una risposta. La difesa della parte accusata, è stato dimostrato, è stata vincolata direttamente con alte cariche del Governo argentino, e ciò impedisce il principio di imparzialità per poter procedere con il caso. 

El Destape Web ha riferito che il fatto è dimostrabile grazie alle perizie realizzate al telefono dell’allora segretario di Macri durante la presidenza di quest’ultimo. È stato reso noto un messaggio determinante per la richiesta di oggi di annullamento degli atti processuali: "Gustavo Lleral. Lo abbiamo nominato noi. È a posto. Serio. Avevamo già contatti. Mahíques lo incontrerà lunedì", riferendosi al procuratore generale di Buenos Aires, Giovanni Battista Mahíques, di cui sappiamo essere macrista. Quello stesso giorno, 22 settembre del 2017, la Camera Federale d’Appello di Commodoro Rivadavia ha designato nel processo Maldonado il giudice Gustavo Lleral, ammettendo che il giudice precedente, Guido Otranto, aveva agito in modo non imparziale. Da parte sua, il giudice di Cassazione Mariano Borinsky, aveva visitato in molteplici occasioni la residenza presidenziale di Olivos, quando Macri era al governo e abitava lì. 

"I giudici Lleral e Borinsky intervenuti nel processo hanno avuto contatto personale diretto con l'ex presidente, con il Potere Esecutivo e con il segretario privato", ha dichiarato l'avvocato Verónica Heredia a Página/12. Il legame tra questi giudici e l'ex presidente Mauricio Macri è stato constatato. 

"È illegale, i giudici non possono riunirsi con le parti, e Lleral si è riunito con il Potere Esecutivo, prima di iniziare a cercare Santiago. Questa informazione conferma quindi i nostri sospetti e chiediamo dinnanzi alla Corte Suprema l’annullamento di ogni loro atto processuale”, ha affermato Sergio Maldonado, fratello di Santiago. 

"Un giudice non può riunirsi con una delle parti senza che l'altra lo sappia, non è giusto, è illegale, non può farlo. Ci sono delle normative che stabiliscono che non si può fare. Tanto meno dare un orientamento al processo come fece Otranto che direttamente fece sedere Gonzalo Cané, funzionario del ministero di Sicurezza, al tavolo di discussione dell’habeas corpus di Santiago. I giudici non furono imparziali perché stavano in contatto diretto con il Potere Esecutivo. Borinsky doveva rivedere tutte le decisioni di Otranto, di Lleral e della Camera Federale di Commodoro Rivadavia, ma come giudice di Cassazione respinse tutte le nostre richieste: che andasse via il pm Silvina Ávila, che andasse via Lleral e che si indagasse sulla sparizione forzata, e contemporaneamente giocava al paddle con l'allora presidente. I giudici devono essere imparziali, come stabilisce un tribunale europeo di diritti umani", ha reclamato. “Non abbiamo mai avuto un giudice imparziale. Tutto è Nullo. Il titolare dell’indagine della sparizione forzata seguita dalla morte di Santiago, deve essere un giudice imparziale e una Squadra di Esperti Indipendenti”.

"Lleral ti dice che la Gendarmeria non ha niente a che vedere, che Santiago annegò da solo. Quando incominciamo a vedere quel circolo vizioso, lì avete (Juan Bautista) Mahíques che dice che vanno bene le intercettazioni telefoniche che ci hanno fatto, Borinsky che ci ha respinto molte volte alla Camera di Comodoro Py, tutto rientra in una sparizione forzata, isolare diverse cause per smembrarle una a una", ha detto Maldonado, rappresentante della famiglia. Insieme al suo avvocato, hanno affermato che Lleral aveva dichiarato che Santiago era annegato da solo, archiviando per quel motivo la causa. Tuttavia, Maldonado sostiene che "è ovvio che non si è indagato su niente" e “non si può scartare l'ipotesi della sparizione forzata”.

"Se il giudice che doveva indagare sull’operato del principale sospettato che è il Potere Esecutivo si è riunito proprio con la parte accusata evidentemente dimostra che non c’è stata imparzialità né uguaglianza tra le parti", ha sentenziato.

Foto: www.iprofesional.com / archivio / Famiglia di Santiago Maldonado, e avvocato Verónica Heredia

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