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La comunità internazionale ritiene che "gli Usa dovrebbero riflettere sui danni che hanno arrecato alla pace e allo sviluppo globali negli ultimi anni, arrestare il bullismo unilaterale e smettere di interferire negli affari interni di altri Paesi". A dirlo in maniera convinta sono i due ministri degli esteri di Cina e Russia, Wang Yi e Sergei Lavrov, nell'incontro avuto a Guilin, nel Guangxi, in base a quanto riferito in un comunicato stampa diffuso dopo il primo incontro e pubblicato su il Quotidiano del Popolo, la voce del Partito comunista cinese (Pcc).
Le due parti si sono informate a vicenda sugli ultimi sviluppi delle loro rispettive relazioni con gli Stati Uniti in "una comunicazione strategica sulle questioni internazionali e regionali di interesse comune e hanno raggiunto un ampio consenso".
Proprio pochi giorni fa in Alaska si è tenuto un meeting tra i capi delle diplomazie di Usa e Cina.
"Tutti i Paesi - hanno aggiunto i due ministri degli Esteri - dovrebbero seguire scopi e principi della Carta delle Nazioni Unite, perseguire il vero multilateralismo, impegnarsi per la democratizzazione delle relazioni internazionali e accettare e promuovere la coesistenza pacifica e lo sviluppo comune di Paesi con diversi sistemi sociali e percorsi di sviluppo".


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Sergei Lavrov, Ministro degli Esteri Russo, e Wang Yi, Ministro degli Esteri Cinese


"Le poche forze occidentali che diffamano e calunniano la Cina dovrebbero sapere che l'era dell'interferenza arbitraria negli affari interni del Paese con storie inventate o bugie fabbricate è finita - ha proseguito Wang Yi - Più di 80 Paesi hanno sostenuto la posizione della Cina sulle questioni relative allo Xinjiang al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, dimostrando che la manipolazione di poche forze occidentali non può mai rappresentare la comunità internazionale. Queste mosse regressive non possono fermare il cammino della Cina, né invertire la rotta dello sviluppo storico".
Sulla questione nucleare iraniana, le due parti ritengono che gli Stati Uniti dovrebbero tornare incondizionatamente al Piano d'azione globale congiunto (Pacg) il prima possibile e revocare le sanzioni unilaterali contro l'Iran. Sulla questione dell'Afghanistan, i due capi delle diplomazie hanno attribuito importanza a vari sforzi internazionali e hanno sperato che tutti i meccanismi di dialogo relativi al Paese si completino a vicenda e incarnino veramente il principio "a guida afgana, di sovranità afgana" per accelerare il processo di pace, riconciliazione e ricostruzione. Inoltre i due ministri hanno espresso profonda preoccupazione per l'attuale situazione in Myanmar, prosegue il comunicato. Wang e Lavrov hanno espresso il sostegno a tutte le parti in Myanmar per cercare una soluzione politica all'attuale crisi all'interno della costituzione e del quadro giuridico, evitare ulteriori conflitti e spargimenti di sangue, impedire alle forze esterne di trarre vantaggio dalla crisi per i propri guadagni e continuare a portare avanti la transizione democratica. Le due parti hanno anche coordinato le posizioni su una vasta gamma di questioni come la riforma delle Nazioni Unite, il cambiamento climatico, la situazione Asia-Pacifico, la Siria e il Sudan.

Foto © Imagoeconomica

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