Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Dopo Amnesty anche Human Rights Watch ecco una nuova denuncia

La scorsa settimana l'allarme era stato dato da Amnesty International. Adesso è la volta dell'organizzazione Human Rights Watch (Hrw) che ha chiesto "con urgenza" l'apertura di un'indagine delle Nazioni Unite sui presunti crimini di guerra e contro l'umanità commessi nella regione del Tigray, in Etiopia. In un rapporto diffuso oggi, Hrw accusa in particolare le forze etiopi ed eritree di aver bombardato indiscriminatamente la città di Axum durante l'offensiva di novembre nella regione, massacrando decine di civili, compresi bambini di appena 13 anni. "Le Nazioni Unite dovrebbero avviare con urgenza un'indagine indipendente sui crimini di guerra e sui possibili crimini contro l'umanità nella regione per fare luce sulle responsabilità, e le autorità etiopi dovrebbero garantire loro l'accesso completo e immediato", si legge nel documento. Secondo Hrw, lo scorso 19 novembre le forze etiopi ed eritree hanno bombardato indiscriminatamente Axum, uccidendo e ferendo decine di civili, saccheggiando e distruggendo proprietà, comprese le strutture sanitarie. Dopo che le milizie del Fronte di liberazione del popolo del Tigray (Tplf) e gli abitanti di Axum hanno attaccato le forze eritree il 28 novembre - prosegue il rapporto - le forze eritree, come forma di rappresaglia, hanno sparato a morte e ucciso sommariamente diverse centinaia di residenti, per lo più uomini e ragazzi, nell'arco di 24 ore.
Tra dicembre 2020 e febbraio 2021 Hrw ha intervistato telefonicamente 28 testimoni e vittime di abusi e i loro parenti ad Axum ed ha esaminato i video degli attacchi e delle loro conseguenze. "Le truppe eritree hanno commesso atroci omicidi ad Axum con indifferenza per le vite dei civili", ha denunciato Laetitia Bader, direttrice per il Corno d'Africa presso Hrw. "I funzionari etiopi ed eritrei non possono più nascondersi dietro una cortina di diniego, ma dovrebbero lasciare spazio alla giustizia e al risarcimento, non aggiungere altri strati di trauma che i sopravvissuti devono già affrontare", ha aggiunto. I sopravvissuti hanno costantemente identificato le truppe eritree dalle targhe dei veicoli, dalle loro uniformi distintive, dal dialetto parlato e dagli stivali indossati dalle forze eritree sin dalla lotta di liberazione. "Il 19 novembre, dopo che le forze e la milizia del Tigray si sono ritirate da Axum, le forze etiopi ed eritree hanno iniziato a bombardare la città intorno alle 16:00, proseguendo fino alla sera. Il giorno successivo, i testimoni hanno visto le forze etiopi ed eritree sparare indiscriminatamente ai civili, incluso l'ospedale Saint Mary della città", prosegue il rapporto, secondo cui per circa una settimana le forze militari hanno continuato a saccheggiare le proprietà. Secondo alcuni residenti interpellati da Hrw, le forze etiopi avrebbero partecipato alle violenze, mentre secondo la maggior parte dei testimoni avrebbero lasciato fare.
Hrw non è stata in grado di determinare il numero di civili morti a seguito dell'offensiva congiunta etiope-eritrea su Axum e del conseguente massacro documentato, tuttavia - sulla base delle interviste con i testimoni - stima che più di 200 civili siano stati probabilmente uccisi solo fra il 28 e il 29 novembre. "Human Rights Watch ha anche ricevuto un elenco di 166 nomi di vittime presumibilmente uccise ad Axum a novembre, 21 dei quali corrispondono ai nomi delle persone uccise il 28 e 29 novembre forniti dai testimoni intervistati", si legge nel rapporto, in cui si parla apertamente di crimini di guerra e contro l'umanità. "Il diritto internazionale umanitario, o le leggi di guerra, applicabili al conflitto armato nella regione del Tigray in Etiopia vietano gli attacchi deliberati contro i civili e gli attacchi indiscriminati o che causano danni sproporzionati ai civili. Le leggi di guerra proibiscono anche la violenza contro combattenti e civili catturati, inclusi omicidi e torture. Le persone che commettono gravi violazioni delle leggi di guerra con intento criminale, anche per quanto riguarda la responsabilità del comando, sono responsabili dei crimini di guerra. I crimini contro l'umanità includono l'omicidio e altri atti illegali commessi come parte di un attacco diffuso o sistematico contro una popolazione civile", denuncia il rapporto, che chiede all'Ufficio delle Nazioni Unite dell'Alto Commissario per i diritti umani (Ohchr) di condurre un'indagine "urgente, indipendente e incentrata sull'accertamento dei fatti" sui fatti di Axum.

Foto © Ashwin Mudigonda

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos