Da qualche tempo tra Cina e Stati Uniti d’America c’è un dibattito aperto, a colpi di frasi ad effetto, moniti, ed esercitazioni militari, che stanno generando una certa fibrillazione tra i due Stati.
Nei giorni scorsi il segretario di Stato Americano della neo amministrazione Biden, Anthony Blinker, ha rilasciato una dichiarazione alla Nbc in parte provocatoria: “la sfida che ci propone la Cina dipende più dalla debolezza provocata da noi stessi che dalla sua forza emergente”.
A seguito di questo discorso, Yang Jiechi, direttore dell’Ufficio della Commissione Esteri del Comitato centrale del Pcc, ha replicato intervenendo ad un forum online coordinato dal Comitato nazionale sulle relazioni Usa-Cina.
Così, dalle trascrizioni del suo intervento messe a disposizione del Ministero degli Esteri di Pechino, si è appreso che lo stesso ha affermato che ci sono delle “linee rosse da non superare” come le “interferenze negli affari di Hong Kong, Tibet, e Xinjiang” invitando l’Amministrazione Biden a cooperare dopo “le politiche sbagliate” dell’era Trump. Nel suo discorso Yang Jiech ha sollecitato gli Stati Uniti a smettere di “tormentare gli studenti cinesi, limitare i media cinesi, chiudere gli Istituti Confucio e soffocare le aziende cinesi. Le relazioni tra Cina e Stati Uniti sono in un punto cruciale e hanno davanti nuove opportunità e nuove sfide” Nel suo discorso non è mancato di far riferimento alla “difesa della nostra patria e degli interessi di sicurezza e sviluppo… Noi in Cina speriamo che gli Usa superino la vecchia mentalità del gioco a somma zero, della rivalità tra grandi potenze e lavorino con la Cina per mantenere le relazioni sul giusto binario”, facendo presente come “lo sviluppo della Cina sia un processo che nessuna forza potrà mai fermare”.
Foto originali © Munich Security Conference/Flickr

Monito di Pechino a Biden: ''Pronti a cooperare, ma linee rosse da non superare''
- Dettagli
- Luca Grossi