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Approvata a Bruxelles risoluzione contro la violazione dei diritti umani al Cairo

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sulle violazioni dei diritti umani in Egitto, che, facendo riferimento alle drammatiche vicende di Giulio Regeni e Patrick Zaki, condanna la repressione crescente per mano delle autorità egiziane e delle forze di sicurezza del presidente Abdel Fattah al-Sisi. Il testo è stato approvato con 434 voti favorevoli, 49 contrari e 202 astensioni. "Ci siamo riusciti", "che ora diventi uno strumento per cambiare passo, senza alibi", ha commentato su Twitter l'europarlamentare Pierfrancesco Majorino, tra i principali sostenitori della risoluzione. "Si affermano cose chiare. Stop vendita armi, sanzioni mirate ai funzionari colpevoli, libertà per Zaki, sostegno a famiglia Regeni, inasprimento azione diplomatica, no a Legion d'onore”, ha spiegato. Gli eurodeputati, nel testo, invitano l'Ue a usare tutti gli strumenti a disposizione per rispondere alle violazioni, inclusa la possibilità di misure restrittive contro i funzionari egiziani di alto livello responsabili. Tra le richieste, anche quella ai Paesi Ue di astenersi dal concedere riconoscimenti ai leader politici responsabili di violazioni dei diritti umani. Citando il ricercatore italiano assassinato al Cairo nel 2016 e lo studente egiziano dell'Università di Bologna arrestato al rientro in Egitto nel febbraio 2020, l'Europarlamento chiede un'indagine indipendente e trasparente sulle violazioni dei diritti umani nel Paese, per assicurare che i responsabili siano chiamati a risponderne. Di Zaki chiede "la liberazione immediata e incondizionata" e "il ritiro di tutte le accuse a suo carico", domandando all'Ue "una reazione diplomatica ferma, rapida e coordinata". Su Regeni, condanna "il tentativo delle autorità egiziane di fuorviare e ostacolare i progressi nelle indagini sul rapimento" e "chiede all'Ue e agli Stati membri di esortare le autorità egiziane a collaborare pienamente con le autorità giudiziarie italiane", esprimendo "forte sostegno politico e umano alla famiglia". Il riferimento è all'annuncio dello scorso 10 dicembre dei procuratori di Roma, che hanno affermato di disporre di prove inconfutabili sul coinvolgimento di quattro agenti delle forze di sicurezza egiziani nel rapimento e nell'omicidio di Regeni, nonostante gli ostacoli alle indagini da parte delle autorità egiziane. I deputati chiedono all'Ue di esortare le autorità del Cairo a collaborare e fornire gli indirizzi di residenza dei quattro agenti indagati, come richiesto dalla legge italiana.

Foto © Imagoeconomica

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