Torture e sparizioni nel centro detentivo clandestino La Perla
E’ stata chiesta la condanna per 16 dei 18 imputati nel processo per crimini contro l’umanità compiuti durante la dittatura argentina del generale Jorge Rafael Videla (1976-1983). A riferirlo l'agenzia di stampa statale Telam. Nella sua argomentazione il procuratore Maximiliano Hairabedian ha ritenuto che, visti gli undici processi precedenti già realizzati e giunti a sentenza, è stato provato il "piano sistematico di terrorismo di Stato montato dalla struttura dittatoriale". Pertanto il magistrato "ha concentrato le accuse sul sostegno e il consolidamento degli elementi probatori sia documentali che testimoniali forniti dai 48 testimoni durante le udienze". Al termine del suo intervento ha chiesto al tribunale di condannare all'ergastolo gli imputati, ex ufficiali dell'esercito, Ernesto Barreiro, Jorge Acosta, Alberto Diaz, Luis Diedrichs, Josè Herrera, Héctor Vergez. Insieme all'ex ufficiale di polizia Ricardo Lardone e agli ex membri dell'intelligence civile dell'epoca, Arnoldo Lopez ed Emilio Morard. Il pm ha invece chiesto la condanna a 18 anni di carcere per gli agenti di polizia Calixto Flores, Miguel Angel Gomez, Yamil Jabour, Juan Molina, Alberto Lucero e Carlos Yanicelli, e di quattro anni per Fernando Rocha, nonché l'assoluzione per i militari Carlos Meira e Arturo Grandinetti. Il processo in corso riguarda 43 vittime di torture e sparizioni in due diversi eventi a Cordoba fra il 26 marzo e il 10 settembre 1976.