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Rocco Morabito, boss di 'Ndrangheta, continua a mantenersi lontano dalle autorità italiane e uruguaiane. Da quando il 23 giugno 2019 è fuggito dal carcere centrale della Questura di Montevideo, non è ancora stato trovato. Vengono però, progressivamente chiariti alcuni aspetti relativi alla sua evasione, più precisamente alla logistica che gli fece da supporto per fuggire dalla prigione e impedire in questo modo l’estradizione in Italia che pendeva sulla sua testa quando era dietro le sbarre nella capitale dell'Uruguay. Contemporaneamente delle informazioni provenienti da agenzie stampa internazionali, sulla base di alcuni rapporti provenienti da ambienti di polizia, rivelano che Rocco Morabito potrebbe trovarsi in territorio brasiliano.
Nel giugno scorso, è stato arrestato in Argentina un uomo identificato come Ferdinando Sarago, esponente della ‘Ndrangheta. Secondo le autorità italiane Sarago sarebbe stato coinvolto nell'introduzione nel vicino paese della somma di 50 mila euro, destinata a dare il sostegno finanziario necessario per realizzare la fuga di Morabito dal carcere uruguaiano.
Le indagini degli investigatori italiani hanno dimostrato che mesi prima della fuga di Morabito, Ferdinando Sarago partecipò ad una riunione in un ristorante della zona di Puerto Madero, a Buenos Aires, con un altro individuo di nazionalità italiana, Carmelo Aglioti che, in precedenza ma in Italia, aveva avuto una conversazione telefonica con il fratello di Morabito, di nome Antonio. La conversazione è stata intercettata nell’ambito delle operazioni di indagine sulle attività dell'organizzazione mafiosa.
Da questa situazione si deduce che Ferdinando Sarago, che come abbiamo detto ora si trova in mano alle autorità argentine, era senza alcun dubbio uno degli uomini di fiducia della ´Ndrangheta in America Latina, per questo si accordò telefonicamente con il fratello dell'ora latitante, al fine di organizzare la logistica per la fuga di Rocco Morabito.
Come si vede, la rete mafiosa non conosce confini e, prima o poi, vengono allo scoperto alcuni dettagli delle oscure manovre compiute nella clandestinità criminale, per riuscire ad ottenere i suoi obiettivi.
Alcuni investigatori argentini concordano con i loro colleghi italiani che l’arresto di Ferdinando Sarago potrebbe fornire qualche indizio sulla posizione di Rocco Morabito, anche se è ben noto, che l'omertá mafiosa è una barriera insormontabile difficile da abbattere. Di conseguenza, la libertà di azione del latitante verrà sicuramente preservata e continueranno ancora in dubbi sulla sua ubicazione e sulla sua nuova identità.
Alcune fonti di polizia hanno tuttavia lasciato intendere ai media argentini e uruguaiani che non è esclusa la possibilità che Rocco Morabito si trovi in qualche punto dell'esteso territorio brasiliano, ma anzi è ritenuta sempre più fondata. È su questa base che proseguono le indagini.

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