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Lo Stato del Giappone è in qualche maniera responsabile del disastro nucleare di Fukushima, avvenuto nel 2011. Lo ha deciso l’Alta corte della prefettura giapponese di Sendai che ieri ha ordinato allo Stato e a Tepco, operatore della centrale nucleare di Fukushima, di versare un miliardo di yen (9,5 milioni di dollari) in risarcimenti per i danni sostenuti dai residenti a seguito dello tsunami e del conseguente incidente alla centrale nucleare.
Il pronunciamento di ieri è il primo, nel contesto di circa 30 cause giudiziarie simili intentate in Giappone a seguito del disastro, a riconoscere la responsabilità diretta dello Stato nell’incidente.
L’entità del risarcimento sancito dalla corte, e destinato a compensare 3.550 querelanti, è pari al doppio di quanto ordinato da una corte inferiore con una sentenza nell’ottobre 2017.
In linea con la sentenza del 2017, emessa dalla corte distrettuale di Fukushima, l’Alta corte ha basato la propria decisione su tre punti chiave della disputa, inclusa la prevedibilità di uno tsunami come quello che ha colpito la prefettura nel 2011. Gli altri due punti riguardano l’adeguatezza delle misure di prevenzione dei disastri, e delle compensazioni stabilite dal governo dopo il disastro.
Il segretario capo di Gabinetto, Katsunobu Kato, ha dichiarato che il governo, prima di decidere se presentare ricorso, aspetterà di conoscere le motivazioni della sentenza.

Fonte: agenzianova

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