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di AMDuemila
Secondo il “Times of Malta” sono circa 700 i messaggi scambiati tra il presunto mandante dell’omicidio e Edward Zammit Lewis

Il ministro della Giustizia maltese Edward Zammit Lewis si sarebbe scambiato tra il mese di giugno e ottobre l’anno scorso alcuni messaggi, circa settecento, con Yorgen Fenech, il presunto mandante dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia. A rivelarlo è il quotidiano "Times of Malta", da sempre interessatosi del caso Caruana Galizia e autore delle più grandi inchieste sul delitto. A novembre, alcune settimane dopo che questi messaggi si sono interrotti, Fenech è stato arrestato e processato per complicità nell'assassinio della cronista, uccisa il 16 ottobre 2017. Zammit Lewis e Fenech si sono incontrati a più riprese a pranzo nel 2019, anche dopo che è emerso che l'imprenditore era proprietario della società - allora segreta - 17 Black con sede in un paradiso fiscale e che sarebbe stato al centro di una rete di corruzione legata alle concessioni per un impianto elettrico la cui esistenza è stata rivelata dalla blogger. Consultato sui suoi contatti con l'imprenditore maltese, il ministro ha spiegato al giornale di averli interrotti "abbastanza tempo prima" del suo arresto per l'assassinio della giornalista investigativa. "E le cose stanno così ancora oggi", ha aggiunto.

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Edward Zammit Lewis © Imagoeconomica


Il ministro ha quindi assicurato di non aver mai avuto legami legali o commerciali con l'imprenditore ed ha chiarito che non intende farsi distrarre dal suo impegno in materia di riforme istituzionali e costituzionali destinate - ha sottolineato - a rafforzare lo stato di diritto. A luglio, lo stesso ministro aveva detto al “Times of Malta” che non aveva legami con Fenech, che aveva conosciuto quando era titolare dei Trasporti, tra il 2014 e il 2017, in quanto operatore leader del settore. "Questo è un piccolo paese. Tutti conoscono tutti", aveva aggiunto. Il ministro ha quindi escluso conseguenze sul proprio lavoro derivanti dalla sua "familiarità" con il magnate maltese. Il giornale però fa presente che esiste il rischio di un conflitto di interessi nel caso che una richiesta di indulto approdi sul suo tavolo. Fenech ha chiesto l'indulto all'epoca del precedente governo, poi negato. L'attuale ministro si è limitato a precisare che se la richiesta fosse nuovamente presentata si consulterebbe con il premier Robert Abela, sull'opportunità di una sua partecipazione alle discussioni in merito.

Fonte: Adnkronos

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