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di AMDuemila
Il cardinale australiano George Pell, ex ministro delle Finanze vaticane, sarebbe stato a conoscenza delle vicende di abusi sessuali su minori da parte di sacerdoti cattolici in Australia fin dagli anni '70, ma non avrebbe fatto nulla per la rimozione dei responsabili. La circostanza sarebbe emersa da un dettagliato rapporto consegnato già nel 2017, ma solo adesso si apprendono integralmente le parti relative alla condotta del cardinale. Perché vengono alla luce solo adesso, visto che il cardinale il mese scorso, l’ex tesoriere delle casse vaticane, è stato assolto e poi consecutivamente scarcerato? Il tutto è stato fatto per non influenzare i giudici impegnati nel processo che lo vedeva accusato di pedofilia nei confronti di due chierichetti di 13 anni, ragazzi del coro della cattedrale di St. Patrick, a Melbourne, negli anni '90. Sarebbe stata la sua scarcerazione a permettere la pubblicazione del rapporto stilato dalla Royal Commission. In particolare emergerebbe dall'inchiesta che Pell, quando era sacerdote nella diocesi di Ballarat, zona rurale dello stato di Victoria, aveva cominciato nel 1973 a prendere in considerazione la "circospezione" da parte di Gerald Ridsdale, pedofilo al momento in prigione, che portava gruppi di ragazzi in campeggio. "A questo punto le molestie contro i ragazzi erano già sul suo radar. - ha sottolineato il rapporto - siamo convinti che entro il 1973 il cardinale Pell non solo era consapevole di abusi sessuali su minori da parte del clero, ma che aveva preso in considerazione misure per evitare che si diffondessero chiacchiere a riguardo".
La Royal Commission avrebbe anche stabilito che il cardinale avrebbe contribuito nel 1982 a decidere il trasferimento di Gerald Ridsdale, uno dei principali responsabili di pedofilia in Australia con circa 500 vittime, a un'altra parrocchia dove avrebbe continuato a commettere questi reati. Inoltre, secondo la commissione, Pell avrebbe dovuto sollecitare i suoi superiori - quando era vescovo ausiliare di Melbourne nel 1989 - a rimuovere il prete pedofilo Peter Searson accusato di molestie violente e sessuali in parrocchie e scuole in tre distretti per oltre un decennio. Dopo la pubblicazione del rapporto, il cardinale Pell ha diffuso un comunicato in cui si è detto "sorpreso per alcuni dei pareri della Commissione" riguardo alle sue azioni. "Questi pareri non sono sostenuti da prove", ha dichiarato, aggiungendo di non essere stato a quel tempo a conoscenza che Ridsdale commettesse abusi su minori, o che fosse quella la ragione per cui lui fosse trasferito da una parrocchia all'altra. Il cardinale ha poi continuato dicendo che durante una riunione con una delegazione della parrocchia di Deveton nel 1989 su padre Peter Searson non furono menzionate le violenze sessuali, né che la delegazione gli avesse chiesto di rimuovere Searson.
Adesso la palla passa alla polizia del Victoria, dove gli abusi in questione furono commessi, che dovrà valutare le le conclusioni della Commissione. Uno degli avvocati che hanno rappresentato vittime di abusi, Peter O'Brien, ha detto che la polizia deve indagare sulle conclusioni ora disponibili della Commissione. "Deve essere almeno un'indagine penale. Le conclusioni sono schiaccianti e suggeriscono una condotta criminale, non solo immorale, da parte del cardinale", ha concluso l'avvocato.

Foto © Imagoeconomica

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