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Il 23 febbraio a Roma, in piazza del Popolo, tanti cittadini, gli "Italiani per Assange", si sono incontrati per parlare della distruzione dell'ultimo Giornalista sulla Terra, Julian Assange, colpevole di avere mostrato al mondo quanto i Governi hanno fatto e, soprattutto, come fossero consapevoli di farlo. Non è forse esattamente quello che un giornalista dovrebbe fare, mostrate il vero volto del Potere, per rafforzare il controllo democratico dei cittadini? Eppure oggi, dopo anni di asilo politico, confinato entro gli angusti spazi di un'ambasciata a Londra, Assange rischia la vita, recluso e a processo. Se il mondo avesse un'anima, se i cittadini avessero una coscienza, dovrebbero chiedere tutti, a gran voce, la liberazione di Julian Assange. Perché se non lo fanno per Assange, allora come possono trovare il coraggio di lamentarsi ancora di una classe giornalistica vile e corrotta? Se oggi non chiediamo tutti la liberazione di Assange, avremo solo quello che ci saremo meritati: un'informazione asservita e strumentale al Potere, economico, finanziario, politico o elitario che sia.
Byoblu ha seguito per voi la manifestazione di Roma. Ecco il servizio di Adalberto Gianuario, con interviste a Giulietto Chiesa, Glauco Benigni, Franco Fracassi, Vincenzo Vita e Davide Dormino.
Tratto da: byoblu.com
La distruzione di Julian Assange, l'ultimo giornalista sulla Terra
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