di AMDuemila
Trovati sulle rive del Rio Grande. Papa Francesco: “profondamente addolorato per la loro morte”
Messico, Rio Grande. Una bambina di due anni è immersa nell’acqua con la faccia rivolta in basso, accanto a lei si trova un uomo, suo padre, al quale ancora stringe le esili braccia al collo, come se fosse stata l’ultima ancora di salvezza prima dell’inevitabile. Entrambi i corpi senza vita galleggiano tra il fango e la melma nella sponda del fiume che segna il confine tra Messico e Stati Uniti. Un confine maledetto che ogni anno migliaia e migliaia di cittadini del centro-America cercano di oltrepassare, molte volte senza successo, come accaduto a papà e figlia. La fotografia raffigurate la piccola Angie Valeria e suo padre salvadoregno Oscar Alberto Martinez, di 25 anni, è stata scattata da Julia Le Duc, reporter de la Journada e sta già facendo il giro del mondo scatenando le prime reazioni di dolore e indignazione da parti di alcuni e totale indifferenza da parte di altri. Papa Francesco ad esempio "ha visto con immensa tristezza, l'immagine del papà e della sua bambina morti annegati nel Rio Grande mentre cercavano di passare il confine tra Messico e Stati Uniti. Il Papa è profondamente addolorato per la loro morte, prega per loro e per tutti i migranti che hanno perso la vita cercando di sfuggire alla guerra e alla miseria”. Come lo scatto shock del piccolo Aylan trovato su una spiaggia turca è divenuto il triste simbolo dell'immigrazione verso l'Europa, quello della piccola Angie e di suo padre è destinato a diventare l’emblema delle carovane latine che tentano di entrare negli Stati Uniti in cerca di un futuro migliore. La disgrazia sarebbe avvenuta domenica e i due corpi sono stati ritrovati lunedì e saranno rimpatriati nei prossimi giorni. Il ministro degli affari esteri di El Salvador ha intanto invitato le famiglie che tentano di migrare negli Usa di ripensarci: "Non rischiate". Poche ore dopo il ritrovamento però sono stati già avvistati altri quattro cadaveri vicino al Rio Grande e proprio nella zona dove è in costruzione una sezione del muro voluto dal presidente Donald Trump: si tratta di una giovane donna, due bambini e un neonato. Le principali emittenti Usa e i media sul web ripropongono in continuazione quelle immagini che sono come un pugno nello stomaco. Ma dalle autorità americane nessuno osa profererir parola. Kamala Harris, candidata democratica alla Casa Bianca di origini indiane e afroamericane ha commentato: “Queste famiglie che cercano asilo stanno spesso fuggendo da una violenza estrema. E cosa accade quando arrivano? Trump dice tornate da dove siete venuti. Questo è inumano. Dei bambini stanno morendo. Questa è una macchia nella nostra coscienza morale”. La Camera a maggioranza democratica ha deliberato uno stanziamento di 4,5 miliardi da destinare alla crisi del confine sud, ma la Casa Bianca è già pronta a imporre il veto. Nel frattempo, il massimo responsabile dell’agenzia federale che gestisce i campi al confine del Messico dove vengono trattenuti i bambini separati dalle famiglie illegali è costretto a dichiarare le dimissioni, dopo che un gruppo di avvocati ha testimoniato le condizioni terribili in cui i minori sono costretti a vivere: senza cibo adeguato, con scarsa assistenza medica, i neonati accuditi da altri minori.
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