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kooren-michael-webda eilmensile.it - 10 luglio 2012
Thomas Lubanga, ex capo della milizia delle Repubblica Democratica del Congo (Rdc), è stato condannato a 14 anni di reclusione dalla Corte Penale Internazionale. Imputato per crimini di guerra nell’ambito della Seconda Guerra del Congo, e in particolare per aver rapito e arruolato bambini soldato durante la guerra civile in Ituri (2002-2003), nell’est della Rdc, Lubanga era già stato riconosciuto colpevole dalla Corte il 14 marzo con una condanna di primo grado.

La condanna di oggi, 10 luglio, votata in maggioranza dalla Corte, è stata letta pubblicamente dal magistrato Adrian Fulford, che ha precisato che gli anni di detenzione provvisoria iniziata nel 2006 verranno sottratti dalla pena. A Lubanga, quindi, rimangono altri otto anni da trascorrere in prigione, fino al 2020.

L’accusa, impersonata dal procuratore generale Luis Moreno Ocampo, aveva inizialmente chiesto che l’imputato fosse condannato a 30 anni: “Se dovessimo chiedere un anno per ogni bambino arruolato, si andrebbe ben oltre il limite di 30 anni previsto dallo Statuto di Roma”, aveva dichiarato Ocampo dopo “storica” di sentenza di colpevolezza.

I giudici della Cpi, però, hanno riconosciuto come attenuante la costante collaborazione di Lubanga con la Corte nonostante le “pressioni costanti e non giustificate dell’accusa”. La difesa, che ha 30 giorni di tempo per ricorrere in appello, non si è ancora dichiarata intenzionata a procedere in tal senso.

Lubanga è stato fondatore e leader del gruppo ribelle filo-ugandese dell’Unione dei Patrioti Congolesi (un movimento insurrezionale appoggiato dall’Uganda) e ha giocato un ruolo chiave nel conflitto dell’Ituri. I ribelli sotto il suo comando sono stati accusati di violare sistematicamente i diritti umani, di massacri etnici, uccisioni, torture, stupri, mutilazioni e coscrizioni forzate bambini soldato. I bambini maschi erano costretti ad arruolarsi nella milizia a combattere e uccidere. Le femmine erano invece sfruttate come schiave sessuali per i ribelli.

Nel 2006 è stato rinchiuso nel centro di detenzione speciale della Cpi a Scheveningen in base a un ordine di cattura emesso dai magistrati delle Nazioni Unite, in attesa della condanna definitiva che finalmente è arrivata questa mattina.

Tratto da: eilmensile.it

In Foto MICHAEL KOOREN/AFP/Getty Images

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