Eletto dopo la dittatura era stato condannato per aver facilitato “irregolarmente i contratti" tra una società di costruzioni e un'ex filiale della Petrobas
Dopo la condanna a quasi nove anni per corruzione, l'ex presidente del Brasile Fernando Collor de Mello è stato portato in prigione per scontare la pena. Il 75enne ex capo dello Stato è stato arrestato nella città di Maceiò, nello stato nord-orientale di Alagoas, dove era stato senatore e governatore. Secondo i suoi legali, stava comunque andando a Brasilia per costituirsi. Eletto subito dopo la decennale dittatura, i guai giudiziari per Collor de Mello erano iniziati già nel 1992 quando il Congresso avvio' una procedura di impeachment contro di lui per presunte tangenti. Ma il procedimento che lo ha portato in prigione riguarda lo scandalo di corruzione 'Car Wash', lo stesso in cui era rimasto coinvolto l'attuale capo di Stato Inacio Lula da Silva, che per questo ha trascorso in prigione un anno e mezzo prima che la Corte suprema annullasse la sua condanna. Nel 2023, Collor de Mello è stato riconosciuto colpevole di aver ricevuto 20 milioni di reais (3,5 milioni di dollari) in tangenti mentre era senatore tra il 2010 e il 2014 per "facilitare irregolarmente i contratti" tra una società di costruzioni e un'ex filiale della Petrobas, compagnia petrolifera statale brasiliana. Giovedì, il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes ha respinto gli ultimi tentativi di Collor de Mello di ottenere l'annullamento dell'ordine di arresto. Moraes ha però disposto che sia rinchiuso in una cella individuale in una ala speciale del carcere Baldomero Cavalcanti de Oliveira a Maceiò. Gli avvocati chiederanno che possa scontare la pena agli arresti domiciliari.
Fonte: Agi
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