Un alone di mistero avvolge la morte di Jessica Aber, ex procuratrice federale del Distretto Orientale della Virginia, trovata senza vita sabato mattina nella sua casa ad Alexandria. La donna, 43 anni, nominata nel 2021 dall’ex presidente Joe Biden e confermata all’unanimità dal Senato. La polizia locale, intervenuta alle 9:20, non ha ancora rivelato dettagli sulle cause del decesso, in attesa dei risultati dell’autopsia. La sua scomparsa, avvenuta due mesi dopo le dimissioni presentate il 20 gennaio 2025 con l’insediamento di Donald Trump, solleva interrogativi e sospetti, data la sua giovane età e il ruolo di primo piano che ricopriva.
Jessica Aber ha lasciato un’impronta nel Distretto Orientale della Virginia (EDVA), uno dei più prestigiosi e strategici degli Stati Uniti, che include aree nevralgiche come il Pentagono, la sede della CIA a Langley e il porto di Norfolk. A capo di un team di circa 300 avvocati, Aber ha supervisionato casi di terrorismo, spionaggio, corruzione pubblica e crimini finanziari, servendo oltre sei milioni di residenti tra Alexandria, Richmond, Norfolk e Newport News. Laureata all’Università di Richmond e in legge alla William & Mary Law School, ha scalato i ranghi del Dipartimento di Giustizia con una dedizione instancabile, diventando la terza donna a guidare l’EDVA.
Le indagini
Tra i suoi successi più clamorosi, spicca la condanna dell’ex analista della CIA Asif Rahman, 34 anni, che nel 2024 si è dichiarato colpevole di aver diffuso documenti segreti sul piano di Israele per attaccare l’Iran. I file, pubblicati su Telegram, dettagliavano l’offensiva pianificata per ottobre, mettendo a rischio vite e relazioni internazionali. Aber definì definire l’azione di Rahman una “violazione del giuramento e della legge”, sottolineando come avesse compromesso la sicurezza nazionale.
Un altro caso significativo sotto la sua guida è stato quello che ha coinvolto Jeff Bezos e un presunto schema di frode immobiliare legato ai data center di Amazon Web Services nella Virginia del Nord. Aber ha perseguito l’ex dipendente Carl Nelson, accusato di aver cospirato con Casey Kirschner e il costruttore Brian Watson per gonfiare i costi degli immobili. Sebbene il caso sia stato archiviato nel gennaio 2024, ha lasciato strascichi emotivi e finanziari, documentati dalla moglie di Nelson, Amy, sui social media.
La procuratrice ha anche affrontato crimini internazionali: ha incriminato cittadini russi per riciclaggio di denaro in collaborazione con il Dipartimento di Stato e il Tesoro, e ha ottenuto una condanna contro un individuo israeliano per aver facilitato l’ingresso illegale di immigrati negli Stati Uniti. Inoltre, nell’ottobre 2024, il suo ufficio ha assicurato alla giustizia un leader della gang MS-13, responsabile di sei omicidi, dimostrando il suo impegno contro il crimine violento. Tra i risultati di cui andava più fiera, Aber citava la condanna per spionaggio aziendale della Siemens Energy Inc., che nel 2024 si è dichiarata colpevole di aver rubato segreti commerciali a General Electric e Mitsubishi, pagando una sanzione di 104 milioni di dollari. Inoltre si era occupata anche di casi di abusi su minori e tratta di esseri umani.
La sua morte, così improvvisa e poco dopo le dimissioni, alimenta speculazioni.