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Un nuovo duro colpo è stato sferrato dall’amministrazione Trump nei confronti della macchina bellica ucraina. Sky News, citando una fonte interna nel Paese, ha annunciato che gli Stati Uniti hanno smesso di condividere completamente con Kiev informazioni di Intelligence.
"Alcune ore fa, lo scambio di tutte le informazioni è stato interrotto", ha detto la fonte al quotidiano. Mercoledì, il direttore della CIA, John Ratcliffe, ha confermato la pausa delle trasmissioni, precedute, come dichiarato dal Daily Mail, dalla proibizione delle condivisioni di informazioni sensibili da parte del Regno Unito. 
Una decisione che fa seguito all’interruzione della fornitura di munizioni e attrezzature militari all’Ucraina e che rimarrà in vigore fino a quando il presidente Donald Trump non riterrà che Zelensky dimostri un impegno concreto verso i negoziati di pace.
Come ha specificato il Primo Ministro polacco, Donald Tusk, l'aeroporto militare del paese, principale hub per l'invio di armi e aiuti umanitari dagli Stati Uniti all'Ucraina, ha già cessato le sue operazioni.
Una decisione che aveva portato Volodymyr Zelensky ad un rapido cambio di posizione –tradendo l’intransigente indisponibilità ai negoziati – assicurando la sua disponibilità “a lavorare rapidamente per porre fine alla guerra…". Le prime fasi potrebbero essere il rilascio dei prigionieri e la tregua nel cielo (divieto di lancio di missili, droni a lungo raggio, bombe sulle reti energetiche e altre infrastrutture civili) e la tregua in mare immediatamente, se la Russia farà lo stesso”, ha scritto sul suo profilo X.
Con prontezza, il capo dell'ufficio del leader ucraino, Andrei Ermak, ha annunciato di aver concordato con il consigliere del presidente americano Donald Trump Mike Waltz per incontrare le squadre nel prossimo futuro.
Secondo il portale Axios, citando una fonte vicina alle autorità ucraine, sarebbe stata proprio la sospensione della trasmissione di intelligence dagli Stati Uniti la principale ragione che ha spinto Zelensky ad un dietrofront dalle posizioni espresse venerdì allo Studio Ovale, granitiche rispetto all’impossibilità di scendere a compromessi con Putin, bollato come assassino. Un’ostinazione duramente contestata da Trump e dal vicepresidente J.D Vance. L’ex comico ha ora espresso "dispiacere" per il fatto che l'incontro alla Casa Bianca di venerdì scorso non sia andato "come previsto".


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Volodymyr Zelensky


"La pausa nella trasmissione di intelligence è stata la questione chiave che ha convinto Zelensky a rilasciare una dichiarazione martedì", ha affermato la fonte alla pubblicazione, spiegando che, mentre l'Ucraina potrebbe resistere per un po' di tempo senza le forniture di armi americane, la sospensione della trasmissione di intelligence avrebbe un impatto negativo immediato sulle operazioni delle forze armate.
D’altra parte, il quotidiano britannico The Independent, spiega che senza il supporto militare degli Stati Uniti, le risorse dell’Ucraina potrebbero esaurirsi in pochi giorni. In particolare, le scorte di missili Patriot, fondamentali per contrastare gli attacchi aerei russi, inclusi droni e missili balistici a lungo raggio, rischiano di finire in tempi brevissimi. Le munizioni necessarie, stoccate al di fuori del territorio ucraino, vengono solitamente trasportate nel paese poco prima del loro utilizzo. Tuttavia, la decisione di Trump di bloccare le forniture militari ha interrotto questo flusso, lasciando Kiev in una posizione di crescente vulnerabilità.
La mossa di Zelensky di scusarsi pubblicamente con Trump, poche ore prima del discorso del presidente americano al Congresso, sembra essere stata dettata dall’urgenza della situazione. L’articolo sottolinea che questa decisione è arrivata nel momento in cui la portata del pericolo per l’Ucraina è diventata sempre più evidente. 
Anche Mike Johnson, portavoce della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, ha commentato la situazione, affermando di aver discusso con Trump il rammarico espresso da Zelensky. Johnson ha definito la dichiarazione di Kiev come una forma di scuse e ha espresso fiducia nella possibilità di risolvere la crisi ucraina. Tuttavia, non è ancora chiaro se queste scuse saranno sufficienti per convincere Trump a riprendere gli aiuti militari, lasciando l’Ucraina in una posizione precaria e con risorse sempre più limitate.
Ora ci si aspetta un nuovo incontro imminente tra i due leader. “Speriamo di vedere i primi risultati la prossima settimana”, ha dichiarato Zelensky, nel suo consueto messaggio serale.


Il re è nudo: l’UE pronta a rompere i vincoli dell’austerità per il riarmo

Nel frattempo, prosegue senza sosta la corsa al riarmo dell’Europa. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha deciso di accelerare i tempi per l’approvazione del suo ambizioso piano da 800 miliardi di euro, optando per una strategia che bypassa il Parlamento europeo. Durante una conferenza con i capigruppo, la presidente della Commissione europea ha annunciato di voler ricorrere all’articolo 122 dei Trattati Ue, strumento che permette di adottare misure urgenti senza il passaggio in aula. “So che non vi piace, ma è il modo più veloce”, ha dichiarato, giustificando la scelta con la necessità di affrontare quella che definisce una “minaccia esistenziale” per il continente.


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Ursula von der Leyen


L’articolo 122 prevede che, in caso di “gravi difficoltà” o “circostanze eccezionali”, il Consiglio europeo, su proposta della Commissione, possa adottare misure urgenti senza il coinvolgimento diretto del Parlamento. Von der Leyen ha sottolineato che, nonostante non vi sia un’imminente minaccia di invasione russa, la situazione attuale richiede un’azione rapida e decisa. “L’intenzione non è quella di aggirare il Parlamento, ma si tratta di un’emergenza esistenziale”, ha spiegato ai capigruppo, cercando di placare le critiche.
Il Re è nudo quando si parla di armamenti. Non ci sono più vincoli fiscali, sforamenti di deficit di bilancio che tengano nei confronti delle esigenze del complesso militare industriale. Anni di menzogne sul vincolo del 3%, sulle misure di austerità che hanno distrutto lo stato sociale di paesi come la Grecia, determinando un aumento della mortalità infantile del 43%, cadono ora come castelli di carte.
La Germania, prima paladina del rigore fiscale, ora chiede regole di bilancio più flessibili per tutti gli Stati membri, soprattutto per finanziare le spese legate alla difesa.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, fonti ben informate rivelano che un rappresentante tedesco a Bruxelles ha sorpreso i colleghi durante una recente discussione, esortando l’Unione Europea a concedere un maggiore margine di bilancio agli Stati membri per incrementare le spese militari. I leader europei si riuniranno giovedì per discutere possibili modifiche alle regole fiscali, un’opzione già contemplata nel piano “Rearm Europe”. Ma per la Germania, questo non è sufficiente.
Il prossimo capo del governo tedesco Friedrich Merz ha annunciato martedì modifiche urgenti alla Costituzione per esentare le spese per la difesa dai limiti di bilancio, pianificando inoltre la creazione di un fondo infrastrutturale da 500 miliardi di euro (50 miliardi l’anno per 10 anni) da investire in priorità quali trasporti, reti energetiche e edilizia abitativa. In seguito saranno gli altri paesi europei a mettere mano al debito per comprare più armi.

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