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L’inviato speciale Kellogg: la guerra in Ucraina dovrebbe finire prima dell’anno, mi prendo 180 giorni. Chiamata Rubio-Lavrov: terranno contatti regolari

Il vecchio continente si può dire definitivamente fuori dai giochi nel processo delle trattative in corso tra Washington e Mosca.

L’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, ha detto chiaramente che non vede l’Europa al tavolo dei negoziati per risolvere il conflitto, riferisce Rbc-Ukraine.

Gli Stati Uniti non vogliono ripetere il problema del ‘formato Minsk”, quando al tavolo delle trattative erano presenti numerosi partecipanti”, ha spiegato Kellogg durante un pranzo a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Sono ormai lontani i tempi in cui il presidente francese François Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel invitano Putin e Poroshenko a costituire gli accordi nella capitale biellorussa al fine di riconoscere implicitamente le due repubbliche del Donbass. Siamo nel lontano 2014, in piena guerra civile, preceduta dal colpo di Stato di piazza Maidan di febbraio. L’accordo di pace prevedeva un cessate il fuoco, uno scambio di prigionieri e la divisione del Donbass: un terzo alle repubbliche indipendenti, due terzi all’Ucraina, che avrebbe concesso autonomia e elezioni anticipate. Tuttavia, l’allora presidente ucraino Poroshenko, sotto pressione delle forze ultranazionaliste, ha subito violato l’accordo, avviando un’operazione militare in Donbass con il supporto di gruppi neonazisti come il battaglione Azov, noto per i simboli legati al nazismo. In seguito, come ammesso dalla stessa Angela Merkel, emerse che gli accordi di Minsk furono solo un tentativo "di dare tempo all'Ucraina di ricostruire il suo esercito”, in vista della futura guerra per procura contro Mosca.

Vi dico onestamente cosa succederà. Abbiamo esaminato il problema di Minsk II. C’erano molte persone al tavolo e non hanno avuto alcuna opportunità di unirsi al processo di pace: non ha funzionato. Non ripeteremo Minsk", ha detto Kellogg, nel merito, pur assicurando che ai negoziati si terrà conto anche degli interessi dell’Europa. “Non voglio specificare, voglio dire come definire il tavolo? Vi siederete al terzo tavolo?”, ha chiesto rivolgendosi ai rappresentanti europei. “Saranno inclusi tutti i vostri interessi in queste discussioni? Sì. Ma se questo significa sedersi fisicamente al tavolo, allora no”.

In seguito, Kellogg, nell’ambito della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, si è impegnato pubblicamente a coinvolgere tutte le parti in causa entro 180 giorni per porre fine alla guerra in Ucraina.

Come riportato dal portale Axios, nei fatti, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha umiliato l'Europa in soli tre giorni.

Tra le azioni che hanno portato alla deflagrazione dell’intesa euro atlantica, la pubblicazione cita la chiamata telefonica diretta tra Stati Uniti e Russia senza la partecipazione di Ucraina e Paesi europei e le dichiarazioni del capo del Pentagono, Peter Hegseth sulla necessità che l'Europa si assuma la responsabilità della propria sicurezza.

Il nuovo capo segretario alla Difesa, in sostanza, ha affossato con poche parole l’intera retorica europea sull’ottenimento della pace attraverso la forza. Durante la riunione del gruppo di contatto sull’Ucraina a Bruxelles, ha definito "irrealistico" riportare il Paese ai confini precedenti l’invasione russa, sostenendo che tale obiettivo prolungherebbe il conflitto e aumenterebbe le sofferenze. Ha ribadito che l’ingresso dell’Ucraina nella NATO non è realistico, escludendo l’impiego di truppe statunitensi. Ha inoltre esortato gli alleati europei ad aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL, citando la Polonia come esempio positivo. L’UE, secondo Hegseth, dovrà farsi carico delle future garanzie di sicurezza per l’Ucraina, mentre Washington beneficerà delle commesse militari sempre più ingenti, come dimostra l’aumento delle importazioni di armi statunitensi nell’UE dal 35% (2014-2018) al 55% (2019-2023).

Tuttavia, è stato il discorso del vicepresidente americano J.D. Vance alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, a rappresentare il culmine della tensione. Vance ha criticato duramente i Paesi europei, accusandoli di minacciare la libertà di espressione e di trattare i cittadini come "animali addestrati" o semplici ingranaggi dell'economia globale. Ha inoltre sottolineato che la principale minaccia per l'Europa non proviene dalla Russia o dalla Cina, ma da dinamiche interne, citando come esempi l'annullamento delle elezioni in Romania e il rischio di scenari simili in Germania.

Chiamata Rubio-Lavrov: terranno contatti regolari

Proseguono intatto gli scambi telefonici tra la Casa Bianca e il Cremlino. Nel corso di un colloquio, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e l’omologo statunitense, Marco Rubio, hanno concordato futuri “contatti regolari”, anche in vista di un possibile vertice tra Russia e Stati Uniti.

Lo riferisce l’agenzia Tass, citando il ministero degli Esteri russo, rendendo noto che due parti hanno espresso la volontà di collaborare su questioni internazionali di attualità, tra cui la risoluzione del conflitto in Ucraina, la situazione in Palestina e nel Medio Oriente, oltre ad altre aree regionali.

Il Cremlino ha sottolineato che Lavrov e Rubio hanno concordato di mantenere un canale di comunicazione per risolvere i problemi accumulati nelle relazioni bilaterali, con l’obiettivo di rimuovere le barriere unilaterali alla cooperazione commerciale, economica e di investimento, ereditate dalla precedente amministrazione statunitense.

I due ministri hanno inoltre discusso delle modalità per porre fine, in tempi brevi, alle restrizioni imposte dall’amministrazione Barack Obama nel 2016, che avevano inasprito le condizioni per il funzionamento delle missioni diplomatiche russe negli Stati Uniti, includendo misure di ritorsione. “È stato concordato di organizzare una riunione di esperti in un futuro molto prossimo per definire passi concreti volti a rimuovere reciprocamente gli ostacoli al lavoro delle missioni estere russe e statunitensi”, ha concluso il ministero.

Foto © FMT | Dettagli licenza

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