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Welt: la Russia si sta già armando “oltre” la necessità delle sue truppe. Entro il 2028 sarà una minaccia militare significativa

Dopo una serie di voci contraddittorie sulla futura condotta della nuova amministrazione di Donald Trump in merito alla guerra in Ucraina, ora emergono nuove indiscrezioni che parlano di una volontà di chiudere il conflitto a qualunque costo.
A parlare questa volta è John Bolton, ex consigliere del tycoon, in un'intervista per la televisione giapponese.
"Trump vuole porre fine alla guerra il prima possibile dopo essere entrato in carica, e non gli interessa quali siano i termini. Vuole solo finirla questa è una “brutta notizia” per Kiev ", ha detto Bolton, ritenendo inoltre che la federazione russa possa essere interessata a raggiungere un accordo sul cessate il fuoco e sulla definizione delle linee di demarcazione in base all'attuale situazione sul fronte.
"E più a lungo dura questo cessate il fuoco, più è probabile che queste linee diventino il nuovo confine tra Russia e Ucraina", ha precisato l’ex consigliere di Trump.
Durante la campagna elettorale, il neoeletto presidente Usa aveva ripetutamente dichiarato l'intenzione di porre fine al conflitto in Ucraina in un solo giorno. Tuttavia, secondo quanto riportato da alcuni suoi consiglieri a Reuters, si tratterebbe di un processo che richiederebbe "mesi o più". Anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che Trump è intenzionato a concludere il conflitto, esprimendo la speranza di ottenere per l'Ucraina "reali garanzie di sicurezza" che si concretizzerebbero nella piena adesione alla NATO. Una prospettiva chiaramente irricevibile per il Cremlino, che ha mosso le sue truppe il 24 febbraio 2022 proprio per evitare l’avvicinamento dell’Alleanza ai suoi confini.
Secondo fonti russe citate dal Financial Times, il Cremlino intende trattare nuovi accordi di sicurezza, tra cui un 'ritiro' della NATO dai confini orientali, come tra l’altro espresso negli accordi sulla Sicurezza proposti da Mosca nel dicembre del 2021, volti a ridimensionare l’espansionismo dell’alleanza fino ai confini russi.
Sia Trump che il presidente russo Vladimir Putin hanno dichiarato di essere disposti al dialogo, ma Trump ha osservato che ogni contatto dovrà avvenire dopo il suo insediamento ufficiale che avverrà il 20 gennaio.


Welt: la Russia si sta già armando “oltre” la necessità delle sue truppe

Nel frattempo, il Ministero della Difesa tedesco sostiene che la Russia si stia preparando a risolvere definitivamente la "questione ucraina" e a dare inizio a una nuova guerra. Citato dal Welt, il dipartimento tedesco afferma che Mosca sta accumulando risorse militari ben oltre le necessità per il conflitto in Ucraina e sottolinea che la Bundeswehr non è pronta e che, in alcune aree, risulta addirittura impreparata.


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Welt riporta che la Russia sta intensificando la produzione di armamenti, con un aumento delle scorte di carri armati, munizioni, missili e droni. Nonostante non vi siano certezze su un imminente attacco da parte della Russia, è evidente che il Cremlino sta preparando le condizioni per un possibile conflitto. Il Ministero della Difesa tedesco afferma che ogni mese l'esercito russo accumula più risorse, e Mosca si impegnerà a completare l'occupazione delle regioni separatiste e occupate entro il 2026 ed entro il 2028 rappresenterà una minaccia militare significativa per la NATO.
In precedenza, la stessa Bundeswehr tedesca aveva sviluppato un “piano operativo” in caso di guerra con la Russia, prevista per il 2029, paradossalmente mentre venivano predisposte le condizioni affinché lo scenario più drammatico si realizzasse nel prossimo futuro.
Al vertice NATO di luglio dello scorso anno, infatti, l’Alleanza ha programmato il dispiegamento di missili americani in Europa, tra cui i Tomahawk e SM6, che saranno posizionati in Germania entro il 2026. Parallelamente, l'amministrazione Biden ha annunciato il dispiegamento di forze da combattimento in Finlandia, dove, dopo l'approvazione di un accordo di difesa, le forze USA potranno utilizzare 15 basi militari finlandesi.
Le misure adottate dagli Stati Uniti, come il potenziamento dei sistemi di attacco a lungo raggio, sono viste dalla Russia come una minaccia esistenziale, poiché non dispone della capacità di rispondere con misure simmetriche dirette al territorio americano. È stato, in particolare, il ritiro degli Stati Uniti Trattato INF sui missili a medio raggio nel 2019, a segnare un'escalation nelle tensioni.
Secondo lo stratega dell'esercito americano Brennan Deveraux e due membri del Consiglio tedesco per le relazioni estere, i missili a raggio intermedio posizionati in Europa minacciano le strutture di comando di Mosca e limitano la capacità militare russa. Il mantenimento del trattato avrebbe dunque garantito la sicurezza strategica della Russia e prevenuto un'escalation militare in tutta Europa.


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Le Forze Russe attaccano lo Stabilimento Motor Sich a Zaporizhzhia

Mosca, nel mentre, ha intensificato le sue operazioni nel sud dell'Ucraina, con un attacco mirato contro uno degli impianti industriali più significativi del Paese, lo stabilimento Motor Sich, situato a Zaporizhzhia. Il coordinatore della resistenza filo-russa, Sergei Lebedev, ha confermato l'esplosione di due ordigni presso l'impianto, sottolineando che la seconda esplosione è stata causata da un intervento della difesa aerea ucraina, che avrebbe cercato di intercettare i missili russi.
Motor Sich è una delle principali fabbriche ucraine per la produzione di motori a turbina a gas per l'aviazione e per usi industriali. Nel novembre 2022, l'impianto è stato nazionalizzato e ora, secondo le informazioni, è sotto il controllo del Ministero della Difesa ucraino, il quale utilizza i motori e i componenti prodotti per rifornire le forze armate ucraine, inclusi droni e velivoli.
Lebedev ha descritto l'attacco come "positivo" per le forze russe, suggerendo che l’obiettivo era di colpire in modo efficace le strutture critiche legate alla produzione bellica ucraina. Le autorità ucraine hanno confermato che l'esplosione ha danneggiato gravemente l'edificio amministrativo dell'impianto, ma non è ancora chiaro l’impatto totale sull’intero complesso.

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