Dai vaccini all'efficienza governativa, il tycoon punta su fedeltà, figure simboliche e grandi sostenitori
Sta per iniziare la seconda amministrazione guidata da Donald Trump, e le scelte del tycoon sembrano orientate principalmente verso figure che, nel tempo, si sono dimostrate fedeli. Ma saranno anche all’altezza del compito? Solo il tempo potrà dirlo. Nel frattempo, analizziamo i percorsi professionali e le posizioni politiche dei membri selezionati da Trump per la sua nuova squadra alla guida degli Stati Uniti. Uno dei nomi più discussi è Robert F. Kennedy Jr. Figlio dell’icona democratica Robert Kennedy, assassinato durante la sua campagna presidenziale, e nipote del presidente John Fitzgerald Kennedy, ucciso a Dallas, Kennedy Jr. è stato scelto per guidare il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani. Tuttavia, la sua nomina ha suscitato immediatamente critiche a causa delle sue posizioni controverse, in particolare sui vaccini. La guida dell’intelligence nazionale è stata affidata a Tulsi Gabbard, anche lei al centro di numerose critiche per una presunta simpatia verso la propaganda russa. Il Dipartimento della Difesa, invece, vede una nomina fuori dagli schemi: Pete Hegseth, noto volto della rete conservatrice Fox News, ma privo di esperienza diretta in materia di sicurezza nazionale. Marco Rubio, invece, è il nuovo Segretario di Stato. Senatore della Florida di origini cubane, Rubio è noto per il suo approccio particolarmente duro verso paesi come Cina, Cuba e Iran, che considera tra i principali avversari geopolitici degli Stati Uniti. Trump, annunciando la nomina di Rubio, lo ha descritto come un “forte difensore della nostra nazione” e un “guerriero senza paura”, sottolineando la sua fedeltà agli alleati americani e la determinazione nel confrontarsi con gli avversari globali.
A livello internazionale, spiccano nomine simboliche come quella di Mike Huckabee ad ambasciatore in Israele. Huckabee rappresenta il sostegno incondizionato a Israele e una visione conservatrice che rifiuta soluzioni diplomatiche tradizionali per il conflitto israelo-palestinese. Allo stesso modo, Warren Stephens, nominato ambasciatore nel Regno Unito, è un imprenditore senza esperienza diplomatica, a conferma della predilezione di Trump per figure non convenzionali. Non mancano, però, nomine meno controverse. Pam Bondi, proposta come segretaria alla Giustizia, è ricordata per aver difeso Trump durante il processo di impeachment. Matt Gaetz, inizialmente considerato per lo stesso ruolo, ha invece rinunciato a causa di uno scandalo sessuale. Tra le figure più controverse - scrive il Fatto Quotidiano - spiccano Kash Patel, noto per il suo sostegno a teorie cospirazioniste, e Marty Makary, scelto per la FDA, critico delle politiche vaccinali. Nel settore energetico e ambientale, Trump ha ribadito il suo sostegno ai combustibili fossili. Chris Wright, pioniere del fracking (una tecnica che consiste nel fratturare le rocce sotterranee per estrarre petrolio o gas), guiderà il Dipartimento dell’Energia. Lee Zeldin, invece, sarà a capo dell’Agenzia per la Protezione Ambientale, con un approccio improntato alla deregolamentazione.
Infine, l’altro nome di grande rilievo, accanto a quello di Kennedy Jr., è Elon Musk, amministratore delegato di Tesla. Musk guiderà il nuovo “Dipartimento per l’Efficienza Governativa” insieme a Vivek Ramaswamy, noto critico del “capitalismo woke” (l'approccio di molte aziende che promuovono iniziative sociali per migliorare la propria immagine e attrarre clienti). La missione di Musk e Ramaswamy sembra essere molto ambiziosa: ridurre la burocrazia e tagliare la spesa pubblica di due trilioni di dollari. Una scelta che evidenzia la volontà di Trump di rompere con il passato e proporre un modello gestionale alternativo per le istituzioni.
Foto © Imagoeconomica
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