Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Il noto sociologo commenta le dichiarazioni del ministro degli Esteri italiano rilasciate durante un'intervista con Report

“Netanyahu ha distrutto tutte le scuole, gli ospedali, le case, le moschee e i campi profughi dei palestinesi a Gaza. La CNN racconta di neonati palestinesi abbandonati in stato di decomposizione negli ospedali bombardati, con tanto di foto pubblicate sul suo sito. La prestigiosa rivista Lancet (inglese, non palestinese) pubblica una ricerca in cui spiega che il numero di morti indicato da Hamas è sbagliato. I morti sono almeno 70.000 e non 45.000. Israele è stato chiamato a rispondere delle proprie azioni dalla Corte internazionale di giustizia dell’ONU (per genocidio) e dalla Corte penale internazionale (per crimini di guerra e contro l’umanità)”. Lo ha ricordato Alessandro Orsini sul Fatto Quotidiano, riprendendo le recenti dichiarazioni rilasciate dal ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, che, intervistato da Giorgio Mottola di Report, ha negato categoricamente che Israele abbia commesso crimini di guerra, minimizzando le accuse. Eppure, dopo oltre un anno di conflitto, la situazione a Gaza è catastrofica. Addirittura - come ha sottolineato il noto sociologo - anche “il medico britannico palestinese Abu Sittah ha dichiarato di avere dovuto amputare i bambini palestinesi senza anestesia”. Ma per il ministro Tajani, “Israele non ha commesso crimini di guerra a Gaza”. E lo spiega con un paragone quantomeno improprio, quello relativo al tasso di assoluzioni in Italia. “Il 50% degli indagati - ha detto Tajani - in Italia è assolto”. Peccato che “nessun italiano ha mai sterminato 70.000 persone”, ha precisato Orsini. Altro dato, certamente non di poco conto, preso in considerazione da Orsini, è la presenza di Tajani all’interno del direttivo dell’European Friends of Israel, “la potentissima lobby israeliana che promuove gli interessi dell’industria di Netanyahu.” - prosegue - “Nel 2010 Tajani è diventato commissario europeo all’Industria promuovendo le finalità contenute nello statuto di quella lobby. Tajani è l’uomo di Netanyahu in Europa”. Ad avallare la gravità della posizione assunta dal ministro Tajani nei riguardi di Netanyahu, sono le forniture di armi da parte dell’Italia a Israele. “Tajani ha dato a Netanyahu, a sterminio in corso, le seguenti armi: bombe, granate, siluri, mine, missili, cartucce e altre munizioni, proiettili e loro parti, per un valore di 730.869,5 euro a dicembre 2023, quasi raddoppiati a 1.352.675 euro a gennaio 2024. Il 28 ottobre 2023 Tajani si è rifiutato di votare in favore di una tregua umanitaria all’ONU per interrompere lo sterminio dei palestinesi a Gaza. Il 12 dicembre 2023 Tajani si è nuovamente rifiutato di votare una risoluzione per il cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza all’Assemblea generale dell’ONU a New York”. E aggiunge: “Tajani è una delle ragioni per cui così tanti bambini palestinesi muoiono tutti i giorni a Gaza. Però Tajani si è appena fregiato di avere inviato cibo in scatola ai palestinesi. Il capo della lobby israeliana in Italia è fatto così: non ha vergogna”.

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Israele, Orsini: ''Tajani è l'alleato europeo di un governo accusato di genocidio''

Orsini: ''Giorgia Meloni non abbandona Netanyahu mentre Israele compie terrorismo di Stato''

Orsini sul caso Abedini: ''Italia inginocchiata alle politiche statunitensi''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos