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L'ex Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg (norvegese), ha guidato l'alleanza negli ultimi dieci anni ma ora, dopo aver ceduto il posto all’olandese Mark Rutte, è ufficialmente entrato a far parte del Gruppo Bilderberg (fondato da Rockfeller) come co-presidente capo del "comitato direttivo" per gli incontri annuali.
In altre parole ora sarà Stoltenberg a decidere l'agenda del gruppo.
Gli incontri si svolgono a porte chiuse, che coinvolgono alcune delle persone più potenti e ricche del mondo. Questo esclusivo club è stato fondato nel 1954, ufficialmente per migliorare il dialogo tra Europa e Stati Uniti. Ogni anno, circa 130 leader politici ed esperti provenienti da settori come industria, finanza, intelligence, lavoro, accademia e media vengono invitati alla riunione.
I forum non sono generalmente annunciati in anticipo e si svolgono sotto un velo di segretezza, con il divieto per i partecipanti di divulgare qualsiasi informazione derivante dalle discussioni. Questo ha alimentato numerose teorie del complotto sulla natura delle attività del gruppo e la sua influenza sugli eventi globali.
Differenti esponenti politici e dei media italiani hanno preso parte agli incontri, tra cui Gianni e Umberto Agnelli che hanno fatto parte anche del Comitato direttivo del Club, Enrico Letta, Emma Bonino, Mario Monti, Romano Prodi, Ignazio Visco, Matteo Renzi e, tra i giornalisti, Lilli Gruber, Monica Maggioni, Stefano Feltri. Questi ma naturalmente anche altri.
Alcuni media, tra cui il Daily Mail, hanno ipotizzato che questa nomina potrebbe essere un segnale di una trasformazione della leadership del gruppo, in vista della presidenza di Donald Trump, che ha frequentemente criticato la NATO e lasciato intendere la possibilità di ridurre i finanziamenti statunitensi ai conflitti esteri dopo il suo insediamento previsto per il mese prossimo.
A febbraio, inoltre, Stoltenberg assumerà anche la presidenza della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, un altro importante evento riguardante la difesa e la sicurezza europea.
Tuttavia vi sono elementi per affermare senza troppi dubbi che la nomina di Stoltenberg sia una mossa per blindare il 'blocco' occidentale in vista di ulteriori sviluppi in ambito geopolitico. Una conferma arriva dal 'The Guardian' che ha elogiato la nomina di Stoltenberg affermando che "consolida il ruolo del gruppo nel cuore della strategia transatlantica”.

Foto © Imagoeconomica

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