La denuncia di La7: uomini in abiti civili si sono presentati senza qualificarsi e lo avrebbero portato via dopo che si era rivolto all’Ambasciata d’Italia al Cairo
E’ stato arrestato e probabilmente sequestrato in Egitto un egiziano di nome Zakaria dopo che si era rivolto all'Ambasciata d'Italia al Cairo lo scorso 3 dicembre sostenendo di avere informazioni sul caso di Giuliano Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto tra gennaio e febbraio del 2016. A rivelarlo è il Tg di La7 di Enrico Mentana. L'uomo, riferisce il Tg, ha detto di essere un insegnante statale, malato di cancro e perseguito dalla giustizia egiziana. Poche ore dopo, alle 3 di notte, sarebbe stato prelevato da alcuni uomini dalla propria casa. La denuncia, rileva il Tg, è arrivata dall'anziana madre, che prima si è rivolta alla polizia egiziana, non ricevendo però notizie, e lunedì 9 dicembre si è presentata nella sede diplomatica italiana, chiarendo che era stato lo stesso figlio, giorni prima, a suggerirle di recarsi all'Ambasciata d'Italia in caso di sua scomparsa. La madre di Zakaria ha riferito a un carabiniere, con l'aiuto di un interprete, che gli uomini in abiti civili le hanno dato l'impressione di appartenere alle istituzioni egiziane e si sono presentati senza qualificarsi. Avrebbero portato via Zakaria per farlo parlare con un loro responsabile, oltre a prendere anche il suo telefono. "Una questione che solleva diverse domande: la prima è che fine ha fatto Zakaria? Per quale motivo si è presentato all'Ambasciata? È un uomo senza nulla da perdere oppure una pedina in un gioco più grande di lui? E poi: sa veramente qualcosa sulla morte di Regeni? Sono coinvolte le autorità del Cairo nella sua scomparsa? Tutti quesiti al momento senza risposta. I dubbi però emergono anche sulla sicurezza generale dell'Ambasciata italiana. La Procura di Roma non commenta", sottolinea ancora il Tg di La7.
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