Il ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot: non escludiamo la partecipazione delle nostre truppe alla battaglia
Non si ferma la folle corsa dei leader europei verso l’abisso, con continui proclami che alzano pericolosamente la posta in gioco nel conflitto.
“L'Ucraina ha il diritto di colpire il territorio russo con missili francesi a lungo raggio”, ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot (in foto) in un'intervista alla BBC, sottolineando che l’Ucraina potrebbe colpire “a fini di autodifesa”. Allo stesso tempo, Barrot ha osservato che gli alleati occidentali non dovrebbero porre restrizioni al sostegno dell’Ucraina e tracciare “linee rosse”. Alla domanda dei giornalisti se ciò potrebbe significare la partecipazione delle truppe francesi alla battaglia, ha detto: “Non escludiamo alcuna opzione”.
“Sosterremo l’Ucraina intensamente e per tutto il tempo necessario. Perché? Perché è in gioco la nostra sicurezza. Ogni volta che l’esercito russo avanza di un chilometro quadrato, la minaccia si avvicina di un chilometro quadrato all’Europa”, ha continuato il capo del Ministero degli Esteri francese.
Attualmente, le forze armate ucraine sono armate con missili francesi SCALP-EG a lungo raggio. Garantisce una gittata di 250 km, ma se lanciato da un aeromobile in quota può colpire obiettivi fino a 500 km di distanza.
In precedenza, Mosca ha risposto agli attacchi con missili a lunga gittata statunitensi e britannici con il primo utilizzo in guerra di un missile balistico intercontinentale (ICBM), un’arma progettata per trasportare testate nucleari su lunghe distanze. Durante un attacco a Dnipro, la Russia ha impiegato un missile, denominato "Oreshnik", equipaggiato con testate ipersoniche capaci di viaggiare a Mach 10, rendendo inefficaci tutti i moderni sistemi di difesa aerea.
Come confermato da esperti militari russi e ucraini, sarebbe inoltre in grado di trasportare da tre a sei testate indipendenti che potrebbero facilmente essere sostituite con carichi nucleari.
La sua gittata, compresa tra i 3000 e 5000 km gli consente di raggiungere in pochi minuti tutte le capitali europee: 8 minuti per la Polonia, 11 per la Germania e 19 per l’Inghilterra.
Il leader del Cremlino ha promesso di riservarsi il diritto di usare i missili contro obiettivi militari di quei paesi che consentono l’uso di sistemi analoghi contro la Russia, mentre ieri ha annunciato la produzione in serie dell’Oreshnik. Una partita a scacchi pericolosa a cui, evidentemente, molti leader europei fremono di partecipare attivamente.
I russi avanzano su più fronti, mentre gli ucraini rischiano l’accerchiamento
Nel mentre, sulla prima linea l’avanzata di Mosca non si ferma, con le truppe ucraine che rischiano di restare completamente accerchiate in alcune aree strategiche a sud di Kurakhovo.
Nel settore sud di questo insediamento, le forze russe hanno effettuato un’importante incursione a Romanovka, tagliando le linee di supporto delle truppe ucraine. Circostanza confermata dalla risorsa analitica militare Deep State che lavora per la direzione principale d’intelligence ucraina. Secondo un ufficiale ucraino con il nominativo “Alex”, i russi stanno tentando di rafforzare le loro posizioni inviando fanteria attraverso un corridoio ormai consolidato.
Parallelamente, si registrano intensi scontri nei villaggi circostanti, come Ilyinka, dove le truppe russe stanno cercando di isolare ulteriormente le truppe AFU secondo una strategia che sembra puntare alla creazione di due accerchiamenti, volti ad intrappolare definitivamente le unità ucraine rimaste nella zona. Allo stato attuale il corridoio di fuga per le unità di Kiev si è ridotto a meno di 4 km.
Anche nella città di Toretsk, situata nell’oblast di Donetsk, i russi hanno registrato progressi significativi, sviluppando avanzate fino a 650 metri in diverse aree nella parte meridionale della città, in particolare nella zona di Zabalka. Fonti ucraine riportano combattimenti intensi anche nelle vicinanze delle miniere Central e Toretskaya.
Un militante ucraino, con il nominativo “Muchnoy”, ha riferito che le truppe russe stanno consolidando il controllo su Zabalka, avvicinandosi alle miniere Toretskaya da sud. Questo avanzamento sta tagliando importanti vie di rifornimento per le forze ucraine nella parte settentrionale della città.
Al contempo, l’area di Velikaya Novoselka, nel sud di Donetsk, è stata teatro di un’offensiva russa su larga scala. Le truppe di Mosca sono avanzate su un fronte di 13 chilometri, raggiungendo una profondità di circa 5 chilometri in alcuni punti. Guadagni territoriali sono stati segnalati a ovest di Zolotaya Niva e Shakhtyorskoye, con ulteriori progressi registrati a nord di Yasnaya Polyana, dove le unità russe si sono spinte fino a 2 chilometri nelle aree forestali.
Secondo fonti ucraine, le forze russe stanno consolidando il loro controllo a est del fiume Mokrye Yaly e hanno raggiunto importanti roccaforti nell’area di Shakhtarsky. A nord di Razdolny, i russi sono riusciti quasi a tagliare l’autostrada strategica Velikaya Novoselka-Bogatyr, minacciando di isolare ulteriormente le truppe ucraine nell’area.
Foto © Imagoeconomica
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