Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Giovedì ad Amsterdam, hooligans israeliani hanno provocato scontri con giovani olandesi intonando slogan razzisti anti-arabi, strappando bandiere palestinesi e ignorando un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'alluvione in Spagna. I tifosi del Maccabi Tel Aviv, presenti per la partita di UEFA Europa League contro l'Ajax, hanno generato disordini in diverse zone della città mercoledì e giovedì. Il quotidiano AD ha riportato che, alla vigilia dell'incontro, alcuni tifosi hanno rimosso bandiere palestinesi dalle facciate di abitazioni locali. Un tassista arabo è stato inoltre aggredito, sebbene la polizia abbia precisato che non è stato possibile identificare la nazionalità degli assalitori, data l'assenza di arresti. Un gruppo di tifosi israeliani, inoltre, è stato filmato in Piazza Dam mentre urlava insulti contro i passanti e slogan come "Vaf***lo Palestina" e insulti islamofobici e razzisti. Poco prima della partita, altri tifosi in marcia verso la Johan Cruyff Arena hanno gridato: "Lasciate che l'IDF fotta gli arabi". Nonostante le numerose provocazioni, la polizia non ha arrestato alcun tifoso israeliano. Il sindaco di Amsterdam, Femke Halsema, però, ha vietato una protesta pro-Palestina prevista presso lo stadio per esprimere il dissenso per la presenza della squadra israeliana. Gli scontri sono esplosi prima e dopo la partita, proseguendo fino a tarda notte, con video sui social che mostrano alcuni interventi delle forze dell’ordine. Secondo la polizia, cinque persone sono state ricoverate e 62 arrestate. Il quotidiano Haaretz ha riferito di 10 israeliani feriti e di altre due persone al momento irrintracciabili.


La violenza degli ultras israeliani

Gli ultras israeliani di estrema destra sono tristemente noti per atti di violenza fisica e verbale contro i palestinesi. A marzo, ad Atene, i tifosi del Maccabi Tel Aviv aggredirono brutalmente un uomo che portava una bandiera palestinese, poco prima dell’incontro della squadra con l’Olympiacos. FairSquare, un’organizzazione per i diritti umani, ha criticato il doppio standard dell’UEFA, accusata di escludere le squadre russe dalle competizioni per via della guerra, mentre non ha applicato simili misure verso Israele. Il suo fondatore, Nicholas McGeehan, ha evidenziato il comportamento razzista dei tifosi del Maccabi Tel Aviv e ha criticato le autorità olandesi per averli rappresentati come “vittime innocenti dell’antisemitismo”. Ha dichiarato che i leader israeliani, incluso il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, avrebbero apertamente sostenuto gruppi di tifosi di estrema destra, beneficiandone in cambio del supporto violento. Secondo McGeehan, i comportamenti razzisti di questi tifosi rispecchiano la violenza del governo israeliano nei confronti di Gaza e Libano. L'UEFA, inoltre, dovrebbe richiamare l’Associazione calcistica israeliana (IFA) ai propri obblighi di contrasto al razzismo, imponendo sanzioni qualora non venissero adottate misure concrete. In Olanda, i politici hanno condannato gli scontri, spesso omettendo di menzionare il ruolo degli hooligan israeliani nelle aggressioni. Il Primo Ministro olandese Dick Schoof ha definito i disordini come “attacchi antisemiti inaccettabili”, dichiarando di aver parlato con Netanyahu e di aver promesso giustizia per i responsabili. Geert Wilders, leader del partito di destra e notoriamente pro-Israele, ha descritto gli scontri come un “pogrom” e una “caccia all’ebreo”, chiedendo l’arresto e la deportazione di quella che ha definito “feccia multiculturale”, senza citare però le aggressioni degli hooligan israeliani. Netanyahu ha condannato i disordini, paragonandoli all'attacco di Hamas del 7 ottobre, e ha predisposto l'invio di due aerei di soccorso per evacuare i tifosi israeliani nei Paesi Bassi. L’esercito israeliano aveva annunciato il possibile dispiegamento di una missione di soccorso coordinata con le autorità olandesi, ma il portavoce Nadav Shoshani ha successivamente comunicato che la missione non sarebbe partita per Amsterdam.


ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos