Trionfo dei Labour: conquistati 410 seggi su 650. Per il laburista è giunta l’ora di occuparsi della gente comune
“Ricostruiremo la Gran Bretagna”. Sono state queste le prime parole pronunciate dal leader laburista, Keir Starmer, in qualità di premier britannico. Dopo la vittoria schiacciante alle elezioni 2024 nel Regno Unito, dove i laburisti hanno conquistato 410 seggi su 650, Starmer ha ricevuto l'incarico da Re Carlo III e si è presentato a Downing Street, raccogliendo l'eredità del suo predecessore Rishi Sunak. “Vorrei ringraziare il premier uscente - ha detto Starmer -. I suoi risultati come premier a capo del nostro Paese, lo sforzo che gli è stato richiesto come primo premier britannico asiatico di questo Paese non deve essere sottovalutato da nessuno”. Tuttavia, per il neopremier leader del partito laburista, è giunto il momento che la Gran Bretagna cambi la sua rotta. Occorre “riscoprire chi siamo - ha sottolineato Starmer -. Per troppo tempo abbiamo fatto finta di niente, mentre troppi andavano verso l'insicurezza”. E aggiunge: “Cambiare un Paese non è come accendere un interruttore, ci vorrà del tempo, ma il lavoro del cambiamento inizia immediatamente. L'obiettivo - ha aggiunto - è quello di rimettere in piedi la Gran Bretagna come una nazione che guarda al futuro. Tutti vanno trattati con dignità, con rispetto sul lavoro”.
Rishi Sunak
Le intenzioni del nuovo esecutivo
Per Starmer, è prioritario iniziare con il rafforzamento della sanità e dell'edilizia pubblica, per poi concentrarsi sul lavoro e sul rilancio dell'economia, ma senza trascurare la sicurezza e la lotta all'immigrazione illegale. In sintesi, la posizione politica del leader laburista si rivolge principalmente alla gente comune, con la promessa di migliorare la qualità della loro vita. Il nuovo premier ha infatti sottolineato l'importanza dell'energia pulita, evidenziando anche la conseguente riduzione delle bollette. “Ci saranno case accessibili per i lavoratori - ha promesso Starmer - e scuole e università di primo livello. Ci avete dato un mandato chiaro e lo useremo per il cambiamento”.
Anand Menon
Il politologo Menon: “Da Starmer nessuna inversione di rotta sulla Brexit”
“Su Gaza e Ucraina, il Labour ha posizioni praticamente identiche a quelle dei conservatori”, ha spiegato Anand Menon, docente di Politica Europea e Affari Esteri presso il King’s College di Londra, durante un'intervista per Il Fatto Quotidiano. “Il programma del Labour è molto cauto. Del resto, fare promesse misurate è strategico per i laburisti, sempre criticati per le loro ambiziose promesse del passato”. Anche per quanto riguarda le politiche fiscali, come i conservatori, Starmer eviterà di prendere decisioni difficili. “Entrambi affermano che aumenteranno le entrate contrastando le frodi fiscali, ma al cuore di questa elezione - ha sottolineato Menon - c’è un tema di ambiguità fiscale. In un contesto di crescita economica vicina allo zero, se non si trovano i fondi necessari, non ci potrà essere il cambiamento promesso”. Per quanto riguarda i primi cento giorni, invece, “penso che vedremo significativi ‘reset’ di politica estera”. Sia al vertice Nato che al summit europeo “vedremo Keir Starmer usare un linguaggio molto positivo, diverso da quello dei conservatori, e rendere chiaro che vuole essere un buon amico per i suoi partner europei”. Inoltre, “Starmer ha chiarito che non intende fare marcia indietro sulla Brexit, ma cercherà di avviare negoziati per un accordo di sicurezza con l’Ue. L’unica cosa che desidera davvero è l’accesso al Fondo europeo per la difesa, ma non credo che lo otterrà”.
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