La Cina protesta per il vertice trilaterale che si svolto ieri alla Casa Bianca tra Stati Uniti, Giappone e Filippine. Con una protesta formale presentata all'incaricato d'affari giapponese, il governo cinese ha definito il vertice una minaccia ai suoi interessi nella regione dell'Asia Pacifico e, in generale, un complotto internazionale contro il Paese. Il direttore generale del Dipartimento per gli Affari Asiatici del ministero degli Esteri cinese, Liu Jinsong, ha denunciato che da tempo il Giappone sta attuando "mosse controproducenti" per le relazioni bilaterali, come dimostra il vertice di Washington. Nello stesso modo, Liu ha espresso all'incaricato d'affari giapponese, Akira Yokochi, "'insoddisfazione generalizzata" della Cina per il modo in cui si sta trattando la disputa storica nel Mar Meridionale cinese, il conflitto territoriale tra Cina, Filippine, Giappone, Vietnam e Brunei, con la tensione che è cresciuta negli ultimi mesi per gli incidenti tra imbarcazioni filippine e pattuglie della Guardia Costiera cinesi. La protesta è avvenuta dopo che il portavoce del ministero degli Esteri cinesi, Mao Ning, ieri ha chiesto a Giappone e Filippine di non trasformare la disputa in "uno scontro tra blocchi" chiedendo aiuto agli Stati Uniti, ribadendo una disponibilità di Pechino ad una "dialogo trilaterale".

La Cina protesta formale dopo la trilaterale Usa-Giappone-Filippine
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