I satelliti messi in orbita da Elon Musk sono un pericolo per la sicurezza spaziale. Lo afferma il Governo cinese che ha denunciato di fronte alle Nazioni Unite i pericoli delle ingombranti attività portate avanti dall’uomo più ricco del mondo nella volta celeste. In particolare, Pechino assicura che i satelliti di SpaceX hanno sfiorato la collisione con la stazione spaziale cinese in almeno due occasioni negli ultimi mesi, obbligando gli astronauti del paese asiatico ad agire tempestivamente per evitare lo scontro.
Il numero di dispositivi messi in orbita dall’azienda di Elon Musk continua a crescere e supera ormai i 1.500. L’obiettivo dichiarato di SpaceX è quello di portare internet in tutti gli angoli del pianeta, ma districarsi nei trafficatissimi cieli terrestri sta diventando sempre più difficile. Oltre ai dispositivi messi in orbita da Musk, si stima che sopra le nostre teste circolino altri 30.000 satelliti e detriti spaziali di vario tipo.
Normale, quindi, che il rischio di collisione sia sempre più alto. Il cielo inizia infatti a farsi stretto per contenere le ambizioni spaziali di tutti quanti, e Pechino pretende che Washington faccia subito un passo indietro. Il Governo cinese accusa quello statunitense di aver violato un trattato del 1967, stipulato per garantire un uso pacifico e responsabile dello spazio. “Siamo di fronte a un tipico caso di doppio standard”, ha dichiarato il Ministero degli Esteri, definendo i satelliti di Elon Musk come una vera e propria “minaccia” per la sicurezza dei cieli. Una minaccia il cui ultimo responsabile, secondo Pechino, non è tanto il fondatore di Tesla, quanto piuttosto chi gli ha dato carta bianca, ovvero il Governo degli Stati Uniti.
Tratto da: casadelsole.tv
Pechino si scaglia contro i satelliti di Elon Musk
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