di Americo Mascarucci
Cosa sta avvenendo in Siria? Si fanno sempre più insistenti le voci che vedono dietro l'attacco Usa contro Assad una strategia concordata fra Trump e Putin per favorire l'uscita di scena del dittatore di Damasco e pilotare la successione? Intanto venti di guerra stanno spirando nel Pacifico con le reciproche minacce fra America e Corea del Nord. Gli Usa sarebbero pronti ad attaccare il regime nord-coreano che si è detto pronto a difendersi, ma questo come sarà accettato dalla Cina? C'è il rischio concreto di una terza guerra mondiale?
Intelligonews ha rivolto queste domande al giornalista Giulietto Chiesa esperto di scenari geopolitici.
E' reale l'ipotesi che l'attacco Usa in Siria sia parte di una strategia condivisa di Trump con Putin? Potrebbe essere stata tutta una sceneggiata?
"No, che fossero d’accordo non lo credo affatto. che ci sia stata una sceneggiata quello sì. Trump si è evidentemente trovato di fronte ad una inaspettata manovra al suo interno. La vera sceneggiata è la storia del bombardamento con armi chimiche da parte dell’aviazione siriana. Non c’è stato nessun bombardamento con armi chimiche, non c’è stato nessun lancio di gas Sarin. Secondo me è stato soltanto bombardato un deposito di armi chimiche dove tuttavia non c'era gas Sarin. Credo le cose siano andate così. Del resto la Russia ha detto chiaramente agli Usa che se vogliono verificare basterebbe mandare una commissione all'aeroporto bombardato e vedere se ci sono tracce di armi chimiche. Nessuna commissione è stata istituita. Il presidente Usa ha violato tutte le regole internazionali. Putin non c’entra nulla. Far credere che Putin sia d’accordo con Trump in questa vicenda non ha fondamento e senso logico".
E' vero però che Putin possa dare semaforo verde alla sostituzione di Assad?
"La questione principale è capire in questo momento la posizione degli Stati Uniti. Ci sono notizie contraddittorie contro Assad da parte dello stesso Trump che un giorno dice una cosa e il giorno successivo un’altra. Bisognerà capire quale è l’equilibrio delle forze all'interno degli Stati Uniti e della squadra di Trump. Se venisse fuori che gli Stati Uniti vogliono far cadere Assad, Putin non potrebbe mai accettare questa soluzione perché violerebbe tutte le norme internazionali e significherebbe per la Russia consentire a chicchessia di violarle impunemente. Se le norme saranno violate questo avverrà contro la Russia, non certo in accordo con la Russia".
Intanto fra Usa e Corea del Nord è scambio di minacce. Pyongyang ha detto che non resterà inerme di fronte ad un attacco americano e sarà pronto ad affrontare ogni tipo di conflitto. C'è il rischio di una terza guerra mondiale?
"C'è sicuramente il rischio di un'estensione del conflitto anche se non so se si può parlare di terza guerra mondiale. Che possa avvenire un bombardamento americano contro la Corea del Nord è probabile. anzi io ritengo questa probabilità molto alta. Anche questo dipenderà dalla volontà di Trump di dimostrare ai suoi nemici di essere un leader sufficientemente forte. Potrebbe essere tentato di compiere un altro gesto irresponsabile".
Ci sarebbe a questo punto il rischio di una guerra nucleare?
"Se gli Usa vogliono disarmare la Corea del Nord non hanno bisogno di usare armi nucleari. Temo che lo faranno usando armi convenzionali".
E la Cina? Come reagirebbe di fronte ad un possibile attacco contro la Corea del Nord?
"Sto alle dichiarazioni del presidente cinese. La Cina non vuole niente di tutto questo e non ha nessuna intenzione di entrare in guerra con gli americani. E’ evidente che uno scontro con la Corea del Nord modificherebbe gli equilibri geopolitici internazionali della zona. La Cina certo non lo accetterebbe. Tutti a quel punto si troverebbe a dover intervenire, dal Giappone al Vietnam, per riposizionarsi sullo scacchiere e Pechino non rimarrebbe certo a guardare. Attaccare la Corea del Nord sarebbe sicuramente una mossa destabilizzante".
Tratto da: intelligonews.it
Foto © Kyodo via REUTERS