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erdogan angela c axel schmidt APdi Andrea Barcariol
Intervistato da IntelligoNews, il giornalista Giulietto Chiesa, esperto di scenari geopolitici analizza i motivi alla radice dello scontro tra Turchia e Germania, dopo il divieto di tenere dei comizi, in territorio tedesco, per parlare del referendum sulla riforma costituzionale in programma il 16 aprile in Turchia.

Dopo il no tedesco alle manifestazioni elettorali sul proprio territorio Erdogan ha detto: "Pratiche non differenti dal nazismo". Come giudica questa presa di posizione?
"Erdogan ha abbandonato l'idea di un prossimo ingresso in Europa che non è più all'ordine del giorno e alza la posta. E' chiaro che la collocazione della Turchia si è modificata radicalmente negli ultimi mesi, in parallelo con il cambia di orientamento turco verso la guerra siriana. La Turchia si è ritirata dalla guerra siriana e guarda con maggiore autonomia verso l'Europa. La spiegazione di queste frasi si deve rintracciare nel cambio di collocazione della Turchia nello schieramento Atlantico, è l'inizio di questo processo. A Bruxelles dovrebbero fare una riflessione attenta su quello che sta accadendo".

Alcuni sostengono che Berlino appoggia l'opposizione contraria alla riforma costituzionale che verrà votata ad aprile in Turchia e che potrebbe dare ulteriori poteri a Erdogan. E' un'ipotesi credibile?
"La Germania ha il vizio consolidato di ficcare il naso negli affari degli altri Paesi, è evidente che la Turchia non brilla per democrazia ma resta il fatto che l'Europa non ha nessun diritto di fare ingerenze. Su questo Erdogan ha perfettamente ragione, la Germania e l'Europa si sono intromesse sistematicamente, senza titolo, su affari interni".

Il ministro della Giustizia Turco, Bekir Bozdag, proprio ora ha detto che "l'Ue vuole influenzare il voto del referendum".
"La Turchia giustamente chiede che vengano applicate le norme internazionali, c'è scritto nella Carta dei diritti fondamentali che uno Stato estero non può fare ingerenze sugli affari interni di un altro Paese. E' lo stesso discorso che si può fare sulla Russia. Saranno i turchi a dover decidere sul referendum costituzionale che aumenta i poteri del presidente".

Anche l'utilizzo del termine nazismo rientra in questo cambio di collocazione della Turchia?
"Ormai la buona educazione nei rapporti internazionali si è persa, basta vedere di cosa è oggetto Putin. Un capo di Stato non dovrebbe usare questo tipo di frasi ma ormai è la regola applicata da tutti".

Passiamo alla Francia, che idea si è fatto del caos presidenziali e della situazione Fillon?
"Tutto sta giocando a favore della signora Le Pen, perché più confusione c'è più aumentano le sue possibilità. Lei ha dichiarato pubblicamente le sue idee politiche, condivisibili o non condivisibili. Al primo turno uscirà vincente la Le Pen gli altri sono confusi, inesperti o hanno alle loro spalle esperienze negative che incideranno sul voto. Al secondo turno poi si vedrà".

In Italia invece quando si tornerà al voto?
"Nessuno vuole tornare al voto per diverse ragioni, neanche il Movimento 5 Stelle è poi così sicuro. Il Pd è in una fase di collasso, figuriamoci se può decidere di andare al confronto. Aspettano tutti tempi migliori, poi c'è il problema della legge che deve essere approvata. Nessuno, o quasi nessuno, ha una visione dello Stato e sa elevarsi in nome dell'interesse nazionale, tutti cercano di ricavare solo un buon risultato personale. Il senso dello Stato latita e questo rende più difficile un accordo politico ragionevole sulla nuova legge elettorale".

Stanno montando la polemiche contro le Ong di Soros, accusate di andare a prendere i migranti direttamente nelle acque libiche, proprio mentre la Commissione Ue annuncia la necessità di espellere un milioni di migranti illegali. Cosa ne pensa?
"La magistratura italiana dovrebbe intervenire contro di lui per le attività eversive e intenzionali che sta realizzando. Soros è un pericolo per l'ordine pubblico europeo, le autorità dovrebbero prendere un'iniziativa per smantellare le strutture che questo signore ha costruito in numerosi Paesi europei, forte dei miliardi di cui dispone. In questo modo saremmo più al sicuro. Resta da capire qual è la scopo che si propone, ma sicuramente uno dei risultati della sua azione è la destabilizzazione dell'Europa".

#erdogan #germania #soros

Tratto da: intelligonews.it

Foto © Axel Schmidt/AP

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