Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

osakue daisy c ansaIntervista
di Americo Mascarucci

Esclusa la matrice razzista dietro l’aggressione di Daisy Osakue, l’atleta italiana ferita a un occhio dopo il lancio di uova a Moncalieri, nel Torinese. Tre giovani italiani sono stati individuati come gli aggressori e sono stati denunciati per lesioni e omissione di soccorso. Il loro gesto sarebbe riconducibile a pura goliardia. “Non solo nessun razzismo, ma uno dei lanciatori è il figlio di un consigliere comunale del Pd”, ha commentato su Fb il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Ma non è tutto, perché il padre di Daisy, che aveva detto di voler andare via dall’Italia perché non sarebbe un Paese sicuro, pare abbia precedenti penali. Insomma, la comunicazione anti-razzista di questi giorni si starebbe rivolgendo contro gli stessi che l’hanno amplificata, in primo luogo proprio il Pd. Lo Speciale ne ha parlato con il giornalista Giulietto Chiesa da sempre attento osservatore degli scenari geopolitici e del fenomeno migratorio.

Nell’aggressione a Daisy è stata esclusa la matrice razzista, si sarebbe trattato di una gogliardata ad opera di un gruppetto di ragazzotti annoiati, fra cui pare ci sia anche il figlio di un consigliere comunale del Pd. La comunicazione anti-razzista si è rivolta contro chi l’ha amplificata?
“Chiaramente il Pd e tutti quelli che sono all’opposizione di questo governo, stanno forzando in modo inaccettabile tutta la polemica contro Salvini, sfruttando questa e tante altre vicende, con il rischio di creare un clima di tensione nel Paese. Si vede ad occhio nudo come fino ad oggi anche i media siano stati allineati nel sostenere questa posizione rivolta a dipingere la Lega e chi la vota come un branco di razzisti. E’ certo che andare avanti in questo modo non è più possibile, anche perché la gente se ne sta accorgendo. Quello che dicono i giornali e le televisioni non è più ritenuto molto credibile dall’opinione pubblica. Si sta esagerando e l’operazione non funziona più”.

C’è chi fa osservare come da ieri sia calato il silenzio da parte dei media sul caso Daisy. Esclusa la matrice razzista e uscito fuori che uno degli aggressori sarebbe figlio di un esponente dem, la colpa adesso sembra essere diventata dell’uovo. Come risponde?
“Guardi, questa campagna esasperata sta producendo un effetto boomerang. Se si ripete fino alla nausea che questo governo è razzista e che la politica adottata per contenere quella che io definisco una tratta degli schiavi organizzata è xenofoba, fascista, nazista ecc. è evidente che chi è favorevole a queste misure si senta denigrato e offeso. Se tutti quelli che chiedono di risolvere il problema dell’immigrazione vengono bollati come razzisti, non ci si deve poi meravigliare se la loro reazione finisce con l’essere esasperata. Sarebbe il caso di abbassare i toni ed evitare di aumentare la tensione sociale”.

Il vero razzismo alla fine è dunque il pregiudizio, ovvero considerare razzista chi vota Salvini o magari sostiene le sue politiche anti-immmigrazione? O chi magari non ci sta a bollare come razzista ogni presunto episodio di intolleranza che alla fine come in questo caso altro non sarebbe che puro teppismo?
“La semantica di Salvini è certamente un po’ brutale, ma è inaccettabile bollare come razzisti tutti gli italiani che lo votano. Il vero razzismo in questi giorni lo stiamo vedendo intorno al caso Foa, bersagliato con accuse anche false tendenti a delegittimarne il prestigio ed impedirne l’elezione alla presidenza della Rai. E’ stato accusato di essere sovranista, come se questo sia un reato o un qualcosa di cui vergognarsi. Anch’io sono sovranista perchè ad essere sovranista è in primo luogo la nostra Costituzione, laddove stabilisce che la sovranità appartiene al popolo. Come si fa a denigrare un giornalista soltanto perché ha espresso delle opinioni perfettamente legittime fino a forzarle in modo vergognoso nel tentativo di sminuirne la credibilità? Di questo nessuno si è indignato, ma per me anche questa è una forma di razzismo contro chi è portatore di idee controcorrenti e non allineate al pensiero unico che vorrebbe dominarci. Quando milioni di persone vedono certe cose, prima agiscono con incredulità, poi inevitabilmente con rabbia”.

Per altro nei giorni scorsi il padre di Daisy è apparso spesso in tv lamentando il fatto che l’Italia non sarebbe un paese sicuro e manifestando la volontà di andarsene. Ora pare che questo signore abbia dei precedenti penali. C’è chi dice: “Ma possiamo accettare lezioni?” Come risponde?
“La stragrande maggioranza degli italiani non è razzista, di questo sono certo senza ombra di dubbio. Poi come in ogni società ci sarà pure una percentuale di persone primitive e brutali che coltivano certi sentimenti. Nel dire che gli italiani sono diventati tutti razzisti perché stanno votando Salvini approvando le sue ricette sull’immigrazione, si fa un’operazione molto pericolosa finendo con il favorire la contrapposizione ideologica. A quel punto molti potranno sentirsi collocati nell’ambito del razzismo e del fascismo senza esserlo. Si tratta di un gravissimo errore politico. Chi sta alzando i toni dello scontro rischia di assumersi una grandissima responsabilità da questo punto di vista. Spero che quanto avvenuto serva di lezione”.

Tratto da: lospecialegiornale.it

Foto © Ansa

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos