Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Il Pontefice alla 50° Settimana Sociale dei Cattolici in Italia a Trieste. “Il consumismo è una piaga. Ti ammala il cuore e ti fa egoista

"La fraternità fa fiorire i rapporti sociali; e d'altra parte il prendersi cura gli uni degli altri richiede il coraggio di pensarsi come popolo. Ci vuole coraggio per pensarsi come popolo e non come io o il mio clan, la mia famiglia, i miei amici. Purtroppo questa categoria - 'popolo' - spesso è male interpretata e, 'potrebbe portare a eliminare la parola stessa 'democrazia' ('governo del popolo'). Ciò nonostante, per affermare che la società è di più della mera somma degli individui, è necessario il termine 'popolo', che non è populismo. No, è un'altra cosa: il popolo. In effetti, 'è molto difficile progettare qualcosa di grande a lungo termine se non si ottiene che diventi un sogno collettivo'. Una democrazia dal cuore risanato continua a coltivare sogni per il futuro, mette in gioco, chiama al coinvolgimento personale e comunitario. Sognare il futuro. Non avere paura". A dirlo è Papa Francesco nel suo discorso in occasione della visita pastorale a conclusione della 50° Settimana Sociale dei Cattolici in Italia a Trieste.
Il Pontefice ha messo in guardia dal pericolo delle “malattie pericolose” che minacciano la democrazia come lo “scetticismo democratico” o il “fascino del populismo”; ha ricordato che la democrazia è l’antidoto alla tentazione di salvarsi da soli. Il Papa scrive che occorrono scelte coraggiose e condivise, “un’accoglienza intelligente e creativa delle persone migranti. L’inverno demografico che colpisce ormai in maniera pervasiva tutta l’Italia e la scelta di autentiche politiche per la pace” devono prediligere l’arte della negoziazione.
"Come cristiani abbiamo il Vangelo, che dà senso e speranza alla nostra vita; e come cittadini avete la Costituzione, bussola affidabile per il cammino della democrazia”, ha aggiunto Papa Bergoglio.
"Ci serve, invece, lo scandalo della fede, una fede radicata nel Dio che si è fatto uomo e, perciò, una fede umana, una fede di carne, che entra nella storia, che accarezza la vita della gente, che risana i cuori spezzati, che diventa lievito di speranza e germe di un mondo nuovo". "È una fede che sveglia le coscienze dal torpore, che mette il dito nelle piaghe della società, che suscita domande sul futuro dell’uomo e della storia; è una fede inquieta, che ci aiuta a vincere la mediocrità e l’accidia del cuore, che diventa una spina nella carne di una società spesso anestetizzata e stordita dal consumismo", ha sottolineato aggiungendo a braccio: "Avete pensato se il consumismo è entrato nel vostro cuore? Ha aggiunto quell'ansia di avere cose, di averne di più, l'ansia di avere soldi. Il consumismo è una piaga, un cancro. Ti ammala il cuore, ti fa egoista. Ti fa guardare solo te stesso". E ancora: "Abbiamo bisogno di una fede che spiazza i calcoli dell'egoismo". Poi si è scusato per la difficolta nel leggere: "Mi scuso di leggere così ma il sole mi muove tutto".

ARTICOLI CORRELATI

Arena di pace con Papa Francesco. Le parole di don Luigi Ciotti: avverso all'indifferenza

Papa Francesco: ''È stato un peccato mascolinizzare la Chiesa. Più spazio alle donne''

Papa Francesco: ''Mafia e Vangelo sono totalmente inconciliabili''

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos