I governi nazionali “non capiscono” che l’acqua è un bene pubblico indispensabile “e vanno avanti con le privatizzazioni. Abbiamo addirittura quotato l’acqua in Borsa. È pazzia collettiva”. A dirlo è padre Alex Zanotelli ai microfoni di Alessio Gemma, giornalista di Repubblica, che questa mattina nell’edizione di Napoli ha dato ampio spazio alle manifestazioni che si tengono oggi nel partenopeo in occasione della Giornata mondiale dell’acqua. “L’oro blu”, come viene chiamato il bene primario più importante per la vita degli esseri viventi, è oggetto di feroci privatizzazioni ed è quotata in borsa, da quando - il 7 dicembre 2020 - una grande società finanziaria, la Cme Group, ha lanciato il primo future* al mondo sulla risorsa idrica.
Un argomento divisorio quello dell’acqua inteso come bene pubblico. E le piazze odierne, nel napoletano, lo dimostrano. Da un lato, come ha evidenziato Gemma, c’è il presidio organizzato dai comitati “L’acqua non si vende” a piazza Municipio; dall’altro, a San Giorgio a Cremano, presso l’ex fonderia Righetti di Villa Bruno, c’è il convegno organizzato dall’Ente idrico regionale, per promuovere le politiche territoriali adoperate dalla Regione Campania “per una gestione sostenibile delle risorse idriche”. Due facce della stessa giornata davanti alle quali Padre Alex Zanotelli si è schierato con le associazioni e i movimenti in difesa dell’acqua per “denunciare i rischi che corre la gestione in Campania”.
“Il Sud ha grossi sorgenti, il Nord non ne ha. Le multinazionali settentrionali potrebbero venire a gestire la nostra acqua. Per poi portarla sopra al Garigliano. Dobbiamo difenderci – ha detto il missionario Comboniano -. Al nord iniziano a razionare l’acqua per la siccità. Qui ne abbiamo ma per questo deve restare in mano alle comunità locali. È il momento di lanciare un altro referendum. In Campania potrebbero arrivare le multiutility del Nord a gestire l’acqua. A Napoli l’Abc sta funzionando bene, l’unica città ad aver messo in sicurezza l’acqua pubblica con una azienda speciale. Ma già ad Avellino e Benevento ci sono difficoltà e sono i territori dove ci sono le sorgenti principali”.
*Contratti che permettono una facile negoziazione in borsa e sanciscono l’impegno ad acquistare, in futuro, a un prezzo prefissato nell’oggi.
Foto © Imagoeconomica
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Zanotelli: acqua bene pubblico primario, ''i governi non lo capiscono e privatizzano''
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