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Coltivazioni transgeniche e loro conseguenze sulla salute umana e ambientale

Continuando con la proposta di analizzare le diverse forme di produzione del sistema capitalista della società postmoderna e del loro rapporto col degrado ambientale, o per meglio dire, senza esagerazione, con i disastri ambientali che mettono a rischio la sopravvivenza della specie, il primo tema che tratteremo sarà quello degli organismi geneticamente modificati (OGMs) o semplicemente definiti transgenici. Sarà affrontato in due parti, nella prima si cercherà di capire che cosa significhi transgenico, come si forma e quali possono essere alcuni rischi per la salute umana; nella seconda si cercherà di analizzare le forme di produzione associate ai transgenici e le conseguenze di esse per l'ambiente, e per la vita umana, che benché non la concepiamo in tal modo, questa fa parte della vita planetaria; è di per sé una specie in più, con caratteristiche differenti rispetto ad altre, che quindi può alterare completamente le condizioni di vita proprie e di tutte le altre forme di vita.
La prima questione è comprendere che cosa significhi transgenico. Come suggerisce il nome, in un transgenico è stato trasferito un gene da un organismo ad un altro, e la qualità che esprime il gene trasferito si manifesta nel secondo organismo che è il destinatario del gene del trasferimento. Così ad esempio una rosa blu può essere ottenuta se trasferiamo il gene che stabilisce quel colore al genoma di una pianta di rose. Non ci sono a priori limiti stabiliti per questi trasferimenti, se riusciamo ad esprimere la qualità del gene trasferito, e con la previa convalida delle autorità competenti di ogni paese, il transgenico sarà pronto per essere commercializzato.
La seconda questione è capire cosa è un transgenico e come avviene questo trasferimento di geni. La stessa cosa può esser fatta per mezzo di un virus o batterio nel quale viene introdotto quel segmento di DNA che si vuole inserire nell'organismo bersaglio, dopo il batterio o virus infetterà l'organismo, rompendo le barriere cellulari e quindi effettuando l'introduzione del segmento di DNA che trasmetterà una nuova informazione all'organismo destinatario, o meglio che cambierà in forma definitiva il materiale genetico dello stesso, e pertanto creerà un nuovo organismo, inesistente in natura, pertanto sarà un organismo strano per tutte le forme di vita planetarie. Un altro modo di inserire i geni portatori dell'informazione o caratteristica che si cerca di manifestare nel nuovo organismo così creato, è attraverso una specie di iniezione o bombardamento tramite la membrana cellulare, dove i nuovi geni vengono introdotti violentemente.
Coloro che si schierano a favore dei transgenici sostengono che i produttori o allevatori sempre hanno cercato il miglioramento genetico; ma esiste una differenza fondamentale tra le tecniche tradizionali e la tecnologia che si cela dietro la creazione di un transgenico, in quanto ciò permetterebbe di rompere le barriere tra specie di distinto ordine, cioè possono mescolarsi geni di animali con vegetali, creando esseri che non esistono in natura. Così questo si trasforma in un esperimento a larga scala, senza possibilità di misurarne le conseguenze, poiché inoltre non interessa misurarli, interessa solo la rapida commercializzazione, gli esponenziali guadagni. Tutto il resto, la salute umana e di altre specie, l'inquinamento ambientale, gli effetti sul cambiamento climatico, i potenziali disastri che potrebbero accadere, tutto ciò che ci si può aspettare, se è redditizio cercare una soluzione si cercherà, altrimenti si rifiuterà, si fingerà che "non sta accadendo niente", che tutto va vada bene.
Gli argomenti a livello mondiale, sono stati incredibili. Potremmo realizzare innumerevoli prodotti transgenici, piante che "mangerebbero" le plastiche, degradandole e salvandoci così dagli effetti inquinanti che ha la plastica che non riusciamo a smettere di produrre in tonnellate e tonnellate liberandole poi nell'ambiente; transgenici utilizzati per la produzione di vaccini e dall’altra parte, la più grande e vecchia promessa: finire con la fame nel mondo.
Ci sono anche animali transgenici, tra i quali si trovano le "zanzare suicida" che sono state già liberate nell'ambiente. Queste si incroceranno con le zanzare selvatiche, ed il gene che formeranno, affinché la zanzara non arrivi a riprodursi, agirà eliminando le popolazioni di zanzare. Questo che può sembrare un trionfo meraviglioso di fronte a molte piaghe e malattie come la febbre tropicale, in realtà può avere effetti non calcolati, poiché la zanzara interviene come tutti gli esseri viventi in una rete alimentare che potrà essere alterata in tutta la sua struttura.
A dispetto di tutte le meravigliose promesse, la triste realtà è che a livello mondiale, le coltivazioni transgeniche sono centrate nella produzione di soia e mais, in diversi paesi tra cui Stati Uniti, Canada, Argentina, Paraguay, Uruguay, Spagna e cotone in India. La soia ed il mais si usano nella produzione di mangime per il bestiame (con 80% delle terre coltivate con transgenici) ed il cotone non è commestibile. Inutile dire che con più di 20 anni di produzione di questi prodotti, non è terminata la fame nel mondo né sono terminati i disastri ambientali e per la salute umana, le conseguenze della tecnologia applicata alle colture transgeniche sono già visibili, malgrado molte persone continuino ignorando che cosa significhi transgenico, e come può colpire la sua vita.
Uno dei tipi di transgenici che si producono per la commercializzazione a scala mondiale sono le piante Bt che hanno un gene batterico (Bacillusthuringiensis) che produce una tossina insetticida mortale per alcune specie di insetti. La pianta produce questa tossina durante tutta la sua vita, facendo si che gli insetti vulnerabili alla stessa siano esposti ad una concentrazione alta di questo veleno, e pertanto diventino resistenti allo stesso, potendo produrre super parassiti.
Cioè significa che abbiamo due problemi in uno: da una parte la reazione delle specie, creando resistenza in alcune specie di insetti contro questi cambiamenti fuori contesto, e dall’altro gli effetti sulla salute umana ed animale. La tossina Bt fa letteralmente esplodere il sistema digestivo degli insetti e "sebbene il discorso è stato ogni volta che geneticamente questi alimenti modificati non colpiscono la salute dei mammiferi, le indagini sugli effetti nello stomaco dei maiali che sono alimentati con questi prodotti testimonino tutto il contrario, e tenendo conto che il nostro apparato digestivo è tanto simile a quello del maiale, c'è poco da dubitare sugli effetti di un'alimentazione modificata geneticamente nell'apparato digestivo degli esseri umani; non sarà che ci rifiutiamo di vedere l’evidenza della cosa!".
Un altro studio realizzato in Austria su topi alimentati con questo mais mostrò che il loro sistema riproduttivo era colpito, causando sterilità ed altre malattie. Fonte: Amici della Terra.
L'altra modificazione genetica è quella che viene associata alla soia, consistente in piante resistenti ad erbicidi, fondamentalmente al glifosato, ma non è l'unico. Il glifosato sta inondando i nostri campi ed anche quelli dell'Argentina e Paraguay, per citare un territorio vicino, è altamente cancerogeno, ed ovviamente l'ingeriamo quando ingeriamo la soia transgenica, o alimenti derivati; ma l'ingeriamo anche nell'acqua che beviamo, dato che una parte filtra la terra e dopo arriva ai nostri corsi d’acqua, o nell'aria che respiriamo, poiché la forma di applicazione è per via aerea, (di questo parleremo con maggiore dettaglio, nella seconda parte di questo articolo).
Alcuni ultimi dati su questa tematica, per aiutare la riflessione: il 20 dicembre del 2017 il governo uruguaiano, attraverso il Gabinetto Nazionale di Bioseguridad (GNB), composto da cinque ministeri, approvò 4 nuovi 'eventi di soia e mais', così si chiamano le varietà di piante transgeniche, per la sua commercializzazione, ma con il voto contrario del Ministro dell’Ambiente e del Ministro della Salute Pubblica, due voti contrari e tre a favore. È molto significativo conoscere quali furono i due ministeri che votarono contro, forse quelli più importanti di fronte a queste decisioni, perché sono quelli che le conseguenze contro l'ambiente e la salute umana. Giustificarono il loro voto contrario dal fatto che alcune di questi ‘eventi’ comprendevano altri, cioè il mais MON89034X - MON88017, dell’azienda Monsanto, aveva più di un gene introdotto, resistenti a insetti lepidotteri e al glifosato. Un dettaglio importante è che nel nostro territorio non esistono questi insetti come piaga. L'altra varietà di mais è chiamata TC1507XMON810XNK603, resistente a lepidotteri e a due erbicidi, glifosato e glufosinato. Le varietà di soia sono DAS44406-6, di Sambuco Agro Sciences, con tolleranza a tre erbicidi: glifosato, glufosinato e 2,4D e l'’evento di soia’ MON89788XMON87708, di Monsanto, con tolleranza a due erbicidi, glifosato e dicamba.
Il fatto che si approvino questi transgenici, ogni volta con maggiore resistenza ad un numero più grande di erbicidi, ci dimostra, che le piante continuano ad acquisire resistenza agli erbicidi, e pertanto ogni volta bisognerà coltivare aggregando maggiore numero di erbicidi e pertanto mangeremo nuovi veleni, magari più tossici, più cancerogeni del glifosato.
Altri dati apportati da Greenpeace - Spagna dicono che il 70 percento degli europei pensa che l'alimentazione modificata geneticamente, MG, è "fondamentalmente antinaturale". Le inchieste realizzate chiariscono che il rifiuto della popolazione agli alimenti e coltivazioni transgeniche non si basa su un rifiuto alla tecnologia in generale, si fonda sulla conoscenza e sulla libertà di scelta. (GREENPEACE SPAGNA).
La Spagna è l'unico paese dell'UE che coltiva transgenici a gran scala. Mentre, paesi come Austria, Germania, Italia, Bulgaria, Grecia, Ungheria, Lussemburgo, Polonia o Francia hanno optato per proibire la sua coltivazione basandosi su evidenze scientifiche circa i suoi impatti ambientali, l'impossibilità di evitare l'inquinamento genetico di altre coltivazioni e le sue incertezze sulla salute.
Quest’informazione è un inizio per controllare un prodotto, ogni volta che lo compriamo, se vediamo la lettera T, significa che stiamo comprando un transgenico, e prima di effettuare l'acquisto valutiamo bene, se non possiamo rimpiazzare detto prodotto con un altro senza la T. D'altra parte è nostra responsabilità continuare ad informarci e trasmettere queste conoscenze ai bambini ai giovani, affinché abbiano i mezzi per decidere sul loro futuro.

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