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Sentenza storica per le Ong che hanno condotto la battaglia legale

Lo Stato francese è stato condannato per non aver intrapreso le azioni necessarie ad affrontare l'impatto della crisi climatica. Una sentenza storica senza precedenti che può e deve essere uno stimolo per altri paesi, inclusa l'italia, ad agire rapidamente per ridurre le emissioni di Co2 in linea con gli impegni presi a livello internazionale e ad affrontare la crisi climatica con politiche coerenti ed efficaci, come sottolinea Oxfam. La decisione è stata presa dal tribunale amministrativo di Parigi, a chiusura dell'azione legale avviata nel dicembre 2018, con Greenpeace, 'Notre affaire à tous e la Nicolas Hulot Foundation', che accusava lo stato francese di non aver ridotto il proprio livello di emissioni di Co2 come sarebbe stato necessario per rispettare gli accordi globali sul clima. Una battaglia legale sostenuta da oltre 2,3 milioni di persone che hanno firmato la petizione lanciata sul caso e che ha il record di essere la più partecipata della storia della Francia, nota Oxfam in un comunicato. "La decisione odierna è una vittoria storica per chi si batte per il futuro del pianeta”, rende noto l’Ong. "Per la prima volta, un tribunale francese ha stabilito che lo stato può essere ritenuto responsabile degli impegni assunti per affrontare la crisi climatica”, ha detto Elisa Bacciotti, responsabile campagne di Oxfam Italia. “Tutto questo costituisce un importante precedente legale che potrà essere usato da milioni di persone in tutto il mondo, colpite dalla crisi climatica, per difendere i propri diritti. E allo stesso tempo sarà uno stimolo per tutti i paesi del mondo, perché traducano le promesse in azioni concrete".

In foto: l'Arco di Trionfo (Parigi) ©️ Imagoeconomica

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