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ghiacciai-scioglimento28 agosto 2012
Washington. L'estensione dei ghiacci nel mar glaciale artico è scesa a 4 milioni di chilometri quadrati durante questa torrida estate e probabilmente si ritirerà ancora nelle prossime settimane. Lo rendono noto gli scienziati statunitensi del Centro nazionale per i dati su neve e ghiaccio.
Quest'ultima stima batte il record del 2007, quando l'estensione dei ghiacci artici venne misurata in 4,1 milioni di chilometri quadrati. I dati si basano sui rilevamenti satellitari, fatti a partire dal 1979.

Lo scioglimento dei ghiacci, spiega Ted Scambos del National snow and ice data center, è dovuto al riscaldamento globale originato dalle emissioni di gas serra prodotti dall'uomo. Il ghiaccio del mar glaciale artico contribuisce a moderare le temperature del pianeta ed è fondamentale per la sopravvivenza dell'orso polare.
Quest'anno la Groenlandia ha registrato un record per quanto riguarda lo scioglimento dei ghiacci. La regione del polo nord è formata da un oceano ricoperto da una calotta di ghiaccio.
Durante l'inverno l'acqua marina congelata si estende solitamente per 15,5 milioni di chilometri quadrati, riducendosi in estate e riallargandosi a partire dall'autunno. L'Artico è diverso dall'Antartide, che è invece un continente coperto da ghiaccio e neve, circondato da mare ghiacciato.
Normalmente la calotta artica raggiunge la minima estensione annuale a meta settembre, per poi iniziare a riallargarsi. Tuttavia ieri il livello è calato di ben 69mila chilometri quadrati, un'area grande quanto il West Virginia, oltre il vecchio record.
Oltre al riscaldamento globale, afferma Scambos, sono intervenuti nel ritiro record anche fattori naturali, fra cui una tempesta che questo mese si è 'mangiata' un quantitativo rilevante di ghiaccio.
Tuttavia, ha aggiunto Scambos, la drammatica perdita di superficie in tutti gli anni tranne uno a partire dal 2007, la presenza di ghiaccio sempre più sottile e le temperature troppo alte mostrano un andamento che può essere spiegato solo con un cambiamento climatico.
 "Questi eventi mostrano che l'Artico si sta muovendo verso un nuovo stato", ha detto Tom Wagner, scienziato della Nasa che si occupa dei ghiacci.
"L'Artico si sta modificando", ha ribadito. Wagner e Scambos affermano che nel 2007 alcuni pensarono che il ritiro dei ghiacci fosse determinato solo da un anno particolare, ma la ripetitivita del fenomeno fa pensare che sia in atto qualcosa di più grande. Secondo il capo scienziato della Nasa, Waleed Abdalati, il dato pubblicato  è "un passo significativo" verso il giorno in cui non ci sara più una quantita di ghiacci rilevante nell'Artico durante l'estate.
 "Ce ne occupiamo perchè questo ghiaccio è stato un fattore importante nella formazione del clima e delle condizioni meteorologiche con le quali si è sviluppata la civilizzazione moderna", ha spiegato.

Tratto da: rainews24.it

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