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La classe dirigente avrà qualche rimorso, o un minimo di sensibilità?

Ciò che sta accadendo nel nostro Paese, l’Argentina, non è qualcosa che sta colpendo un singolo settore della società, ma bensì sta interessando ampi spettri, perché quando più del 50% della popolazione si trova in uno stato di povertà, ci dà un’idea della gravità della situazione che si sta vivendo ad ogni livello. Non possiamo ignorare l'indice di indigenza di queste persone che non hanno il problema di come pagare la scuola dei loro figli, le medicine o gli affitti, ma piuttosto non sanno dove dormiranno questa notte.
È stata condotta un’indagine sulle persone che non sono più in grado di pagarsi un affitto e il risultato è che finiscono in strada, con un futuro totalmente incerto e, considerando le politiche attuali, sarà praticamente impossibile per loro invertire la propria situazione.
Una settimana fa, Horacio Muñoz de Toro ha rivolto una serie di domande al deputato Carlos del Frade affrontando il tema della “paralisi dell'opera pubblica”, e che di conseguenza ha lasciato 750.000 persone senza lavoro. Gerardo Fernández, referente di Pymes Constructoras, ha dichiarato di aver interrotto i pagamenti, cosa che ha frenato il 100% dell’opera pubblica, stimando che siano circa 3.000 le PMI (piccola e media impresa) iscritte nel settore dell'edilizia.
L'industria della costruzione è uno degli elementi che ha un effetto a catena molto incisivo nel mondo del lavoro poiché comprende diversi settori collegati che lavorano associati nell’edilizia. Quindi non si tratta solo del numero di imprese che rimangono fuori dalla prospettiva di poter continuare a lavorare, ma del numero di persone che subiranno gli effetti di questo freno.
Se ci guardiamo un po' attorno, vediamo che abbiamo i treni fermi, il sistema sanitario fermo, l’istruzione che sembra non voler riprendere. E tutto per cosa? Per delle differenze salariali, mentre non si affronta il discorso per discutere una ricomposizione dovuta all'aumento dell’inflazione.
Come se fosse una grande notizia, stanno annunciando che i pensionati nel mese di marzo riceveranno un 30% di aumento. L'inflazione a dicembre ha toccato il 25%, quella a gennaio era del 20.6% e quella prevista per febbraio sarà più o meno simile. Cioè, il processo inflazionistico in questi 3 mesi è di circa il 70 / 80%.


Quale portafoglio potrebbe resistere ad uno scossone di tale natura?

Nel caso dei pensionati, il PAMI (Servizi Sociali) ha ridotto la percentuale di copertura, e tra l’altro le medicine sono aumentate di circa l’83%... i maggiori consumatori di farmaci sono le persone della terza età. Come affronteranno questi rincari? Con quello che percepiscono non riescono a coprire nemmeno le loro minime necessità.
Malgrado avessimo già immaginato e segnalato nel nostro programma radio (Humanidad ¿Adónde vas?) e non solo, le situazioni che ci saremo trovati ad affrontare, non avremo mai pensato di arrivare a tanto. Provo amarezza perché non sappiamo dove arriveremo, dato che l’inflazione non rallenta e ciò significa che il divario sarà sempre maggiore in quanto alla capacità di consumo. Né credevamo che si potesse arrivare al punto di eliminare i sussidi per le cure oncologiche e abbassare i sussidi per i disabili. Sono cose che non hanno il minimo senso di umanità.
Non mi piace dirlo, ma sembrerebbe che ad organizzare tutto questo fossero insetti senza sangue, non so se avranno mai un qualche rimorso o un minimo di sensibilità interiore. La settimana scorsa, guardando la manifestazione dei pensionati, pensavo che ogni società degna di essere tale, la prima cosa che deve fare è avere cura dei bambini e degli anziani. Qui invece, la situazione dimostrerebbe essere al contrario, poiché non sappiamo se i bambini potranno frequentare la scuola e, se lo faranno, molti di loro non potranno avere il materiale scolastico necessario a causa della situazione che attraversano i loro genitori e, ricordiamo anche, che molti di quei bambini frequentavano la scuola anche perché potevano usufruire della mensa scolastica. Se ciò non bastasse, i nostri anziani non hanno più da mangiare o da prendere medicine.
Realmente non è stato preso un solo provvedimento a favore delle classi più deboli e che possa dare un po' di ossigeno a chi ne ha più bisogno. La CGT (Confederazione Generale del Lavoro) sta già preparando uno sciopero, c’è un malcontento sociale ad ogni livello.
Direi che le prospettive sono preoccupanti e dolorose, ma c'è ancora gente disposta ad affrontare la situazione e da parte nostra vogliamo fare un appello alla convocazione del 212° anniversario della creazione della bandiera nazionale.
Noi vogliamo farci eco di questa marcia, in primo luogo, perché riaffiorano questioni che sembrerebbero essere state dimenticate nel quadro di questa dinamica orribile che stiamo vivendo. Ricordare la bandiera significa ricordare noi stessi e rivalutare la sovranità, perché alcuni giorni fa è stato nelle Malvine il cancelliere - pirata della Gran Bretagna, David Cameron, e l’Argentina, invece di condannare il fatto, non solo ha espresso sciocchezze ma addirittura l'impresentabile titolare del Ministero degli Esteri, Diana Mondino, ironicamente lo ha ringraziato della visita dicendo: “Saremo felici di riceverlo, in una prossima occasione, anche a Buenos Aires”.



la patria non si vende
Foto © Ricardo Diaz

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