L'ex pm e giudice Otilio Romano, condannato per crimini di lesa umanità, aveva 79 anni.
Il processo militare della dittatura argentina era civile, imprenditoriale ed ecclesiastico. Una realtà questa che lentamente, ma inesorabilmente, si è riflessa nei racconti dei sopravvissuti e nei processi per crimini contro l’umanità. Oggi è morto uno dei rappresentanti di questo apparato civile, che fu statale e politico. Parliamo dell'ex giudice Otilio Romano il quale, in quegli anni oscuri, rivestendo l'incarico di pm e giudice sostituto, convalidò le sistematiche violazioni dei diritti umani. Crimini che gli costarono una sentenza molto tardiva all'ergastolo, solo a metà del 2017, nell'ambito del processo conosciuto come “il processo contro i giudici”, nel quale furono condannati anche i giudici federali Rolando Evaristo Carrizo, Guillermo Max Petra Recabarren e Luis Moret, oltre ad altri 21 membri dell'Esercito, dell'Aviazione e della Polizia.
L'età avanzata, l'impunità biologica come viene chiamata, ha fatto sì che la sua condanna venisse “scontata” presso il suo domicilio, dove comodamente ha atteso la sua morte. Romano ora seguirà il suo inevitabile destino comune a tutti i genocidi, civili e militari, nemici della memoria, della verità e della giustizia.
Foto: El Sol

Argentina: deceduto nella propria abitazione uno dei magistrati della dittatura
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